The Grandmaster: Wong Kar-Wai parla della figura di Ip Man

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Giovedì scorso si è aperta la competizione della sessantatreesima edizione della Berlinale con The Grandmaster di Wong Kar-Wai che ha ricevuto oltre dieci minuti di standing ovation sebbene la versione che è stato presentata fosse monca di quasi quindici minuti. Il regista ha spiegato come abbia deciso di tagliare alcune sequenze dalla versione internazionale poiché di difficile comprensione da parte del pubblico non cinese.

Inoltre il grande maestro del cinema cinese ha parlato della lunga gestazione del film, più di cinque anni, e del suo rapporto con la figura di Ip Man.
 "Che cosa lo ha reso grande? - si è chiesto quando ha intrapreso il progetto - Alcuni direbbero per il suo allievo di nome Bruce Lee, ma io sono convinto che sono le circostanze che hanno dato forma alla sua vita. Un microcosmo della storia cinese contemporanea. Ha vissuto attraverso la dinastia Qing, i primi anni della Repubblica, la conquista del Nord, la lotta contro i Giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale e infine l'esodo verso Hong Kong negli anni della Guerra Civile tra il '45 e il '49." 
Per il regista The Grandmaster rappresenta la cronaca di come Hong Kong si diventata ciò che è adesso, la storia di una città liquida in continua trasformazione.