The Elevator: avviata la produzione

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E' in fase di post produzione il film "The Elevator", il debutto per il grande schermo del regista siciliano Massimo Coglitore. La pellicola - un thriller psicologico, girato in lingua inglese - è prodotta in maniera totalmente indipendente da Riccardo Neri per la Lupin Film. Un film low budget ma realizzato con alti standard per competere con il mercato internazionale girato negli studi di Cinecittà e  New York. "The Elevator" - scritto da Riccardo Irrera e Mauro Graiani - è la storia di Jack Tramell, un famoso presentatore americano che conduce un popolare quiz televisivo. Una sera, Jack viene bloccato in ascensore da una donna misteriosa che inizia il suo personale "sadico quiz"

 E' il confronto drammatico tra Jack, un uomo di successo, col suo cinismo, e una donna in cerca di vendetta, disposta a tutto, alla disperata ricerca della verità. Jack è accusato di un gravissimo crimine. Ma qual è la verità? Chi è il vero colpevole? Un thriller che racconta - in tempo reale - le storie dei due personaggi, alle prese con i propri segreti in uno spazio claustrofobico. Il set principale del film è l'ascensore che diventa luogo di espiazione delle colpe. "Siamo sempre stati limitati dalla lingua - spiega il produttore Riccardo Neri - dobbiamo fare film per un mercato globale. Per questo abbiamo fatto un film ambientato a New York con un cast internazionale''. Protagonisti del film sono Caroline Goodall, James Parks, e  Burt Young.  Dopo il cortometraggio pluripremiato "Deadline"  e il film tv Rai "Noi Due", Coglitore esordisce al cinema e in merito dichiara: "E' una storia molto intensa e ricca di suspence, con dialoghi serrati. E' proprio sull'interpretazione che ho puntato, mettendomi al servizio degli attori che sono stati straordinari. Sono sempre attento a tutti gli aspetti che stanno dietro un film. Amo il cinema di contenuti con un forte senso estetico, ed è a quello che punto sempre. Riccardo Neri - il mio produttore - mi ha messo nelle condizioni per farlo al meglio, proprio perché la pensiamo allo stesso modo". La fotografia è di Vincenzo Carpineta, costumi di Nicoletta Ercole, scenografie di Tonino Zera, montaggio di Osvaldo Bargero e musiche di Stefano Caprioli.