Spider-Man: come è stato stipulato l'accordo tra Marvel e Sony

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Quando a febbraio 2015 fu annunciato un accordo tra Marvel Studios e Sony Pictures per integrare Spider-Man nell'Universo Cinematografico degli Avengers & Co., i fan esultarono come non mai. Ma arrivare a quell'accordo non è stato cosi facile.

Dopo i tre Spider-Man di Sam Raimi, un quarto capitolo cancellato e due episodi-reboot diretti da Marc Webb non proprio esaltati da pubblico e critica, la Sony stava brancolando nel buio sul futuro dell'Uomo Ragno al cinema, sviluppando tanti (troppi?) spin-off e sequel. The Hollywood Reporter svela che fu Ike Perlmutter, ora fuori dalla divisione cinematografica (e accusato dai Marvel fan per aver preso delle decisioni pessime nei vari film) a proporre ad Amy Pascal una sorta di accordo.

L'accordo avrebbe, secondo Perlmutter, ridato nuova linfa vitale al personaggio - che, a livello cinematografico, stava soffrendo - senza che la Marvel potesse trarne profitto, ma avrebbe permesso alla Casa delle Idee di utilizzare il personaggio più famoso della casa editrice nei suoi film e avrebbe visto un incremento di vendite di giocattoli. Ma Pascal non ne fu convinta.

L'accordo, svela THR, fu raggiunto grazie al presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige: "sono andato nell'ufficio di Amy a dirle cosa pensavo fosse meglio per il personaggio: Sony ha i diritti, non cambia. Sony paga per fare il film, per distribuirlo, per fare la campagna di marketing. Ma la Marvel lo realizza, e lo integra nel suo universo". La Pascal acconsentì ed ora Spider-Man: Homecoming sembra stia per dare i suoi frutti visto che, afferma il sito, chi ha visto la pellicola in anteprima lo sta definendo uno dei migliori film sull'Uomo Ragno usciti ad oggi.