Say Anything: il regista Cameron Crowe pensa a un sequel

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Arrivato in Italia con il titolo "Non per soldi... ma per amore", Say Anything è una commedia romantica del 1989 diretta da Cameron Crowe, al debutto come regista, e interpretata da John Cusack, ricordato dai più proprio per il ruolo di Lloyd Dobler.

A distanza di ventisei anni, Cameron Crowe, mentre nelle sale cinematografiche statunitensi viene distribuito Aloha, che in Italia arriverà il 24 settembre prossimo col titolo Sotto il cielo delle Hawaii, inizia a ragionare su un sequel per Say Anything. Alla ricerca di un nuovo successo, dopo le non felicissime critiche sull’ultima pellicola che vede come protagonisti Bradley Cooper ed Emma Stone, il desiderio di tornare su qualcosa che gli aveva donato lustro è forte.
In un’intervista a Film School Rejects, il regista di Jerry Maguire e Almost Famous ha confermato che recentemente ha trascorso moltissimo tempo a ragionare sul futuro di Lloyd Dobler e di come sarebbe progredita la sua vita dopo la fine del film, una volta arrivato alla soglia dei quarant’anni. Crowe non ha specificato, ovviamente, se si tratterà realmente di un sequel o semplicemente di un film che farà spiritualmente da seguito alla prima pellicola: «Non saprei dirvi quali personaggi potrebbero tornare e quali no, sento soltanto che per molti di essi posso ancora scrivere e dire qualcosa» ha dichiarato il regista.
Quel che è chiaro, al di là di idee ancora troppo avvolte nella nebbia, è che Crowe vuole tornare a lavorare con Cusack, col quale non ha mai più realizzato un altro film dopo Say Anything, e replicare il successo ottenuto nell’89. Prima però c’è da digerire la delusione di Aloha, aspettando i risultati dei botteghini al termine della prima settimana di proiezione, poi si potrà pensare a un Say Anything 2.