Rush: La realtà e la finzione messe a confronto (spoiler)

Se pensate che la Formula Uno sia la cosa più eccitante che abbia mai invaso le nostre domeniche, con alcuni tizi in tuta che girano in tondo per un paio di ore, forse, la formidabile sceneggiatura di Peter Morgan vi insegnerà qualcosa su questo sport che non sapevate. Il rapporto instabile tra James Hunt e Niki Lauda, ​​una delle rivalità più famose dello sport, visto attraverso le loro battaglie che sfidano anche la morte sui circuiti automobilistici di mezzo mondo. Ma come ogni "storia vera" ci insegna, c'è sempre di più dietro le quinte. Per fini di trama, alcuni dettagli sono stati ottimizzati e gli incidenti resi esagerati nel buon nome della narrazione. Ma quanto sul grande schermo corrisponde a verità? Dopo il salto alcune curiosità sulla pellicola, che proprio oggi arriva nei cinema.

James Hunt (Chris Hemsworth) e Niki Lauda (Daniel Brühl) in pista erano rivali per la pelle. Fuori dalla competizione sportiva però i due condividevano un rapporto piu' scanzonato di quanto Rush suggerisce. Infatti, hanno anche condiviso un appartamento a Londra per diverso tempo. Un altro punto in cui la pellicola differisce dalla realtà, avviene durante la gara dell'ottobre 1970 al Crystal Palace, ebbene Niki Lauda non vi partecipa, mentre James Hunt ha un incidente con un altro pilota. Nel 1976 la Mclaren di Hunt fu squalificata per alcune violazioni al regolamento in Spagna. Alastair Caldewell, team manager della scuderia dell'epoca, in una recente intervista ha dichiarato che sapeva della violazione delle norme prima che il GP iniziasse, ma no disse nulla finchè Hunt non tagliò il traguardo, evento che accade anche nella pellicola. Nel terribile incidente accaduto al Nurburgring del 1976, effettivamente un sacerdote, viste le condizioni disperate di Niki Lauda, gli da l'estrema unzione a dispetto poi di sopravvivere. Nella realtà però la moglie alla vista del marito sviene, nel film invece, oltre a qualche esclamazione di orrore, l'avvenimento viene sminuito. Il famigerato circuito del Nurburgring non è mai stato etichettato come "La Tomba" dai piloti di F1, cosa che nel film di Ron Haward succede. Fu il pilota Jackie Stuart a nominarlo "L'inferno Verde", mentre nel 1968 durante il GP di Germania, con un polso fratturato vinceva la gara. Corrisponde a realtà la sconfitta di Lauda per un solo voto per cancellare il Gran Premio di Germania per avverse condizioni climatiche, ovviamente non per la motivazione usata nella pellicola, ma di certo il carisma di Hunt ha fatto il resto. In Rush, il Lauda interpretato da Brühl, suggerisce che la Ferrari lo sostituì con Carlos Reutemann già durante il trasporto in ospedale con l'elicottero. Quindi Ferrari Spietata? Forse no, anche se la squadra non indugiò sulla decisione presa. Il Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo dice che: "è stato difficile spiegare la scelta di Niki, ma gli interessi della Ferrari, allora come oggi, vengono sempre prima di quelli dei piloti, chiunque essi siano stati". Nonostante l'alta considerazione e rispetto che Hunt avesse per il rivale Lauda, durante la conferenza stampa del 1976, Il pilota inglese non lo difende a spada tratta dalle insinuazioni che un giornalista fa sulle conseguenze che il viso di Niki avranno sul suo matrimonio.