Rogue One: Gareth Edwards rivela come e perché ha cambiato il finale!

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Gareth Edwards ha partecipato alla conferenza South by Southwest, dove il regista ha tenuto un discorso e ha risposto alle domande dei giornalisti, tra cui gli inviati di Slash Film, che hanno chiesto lumi in particolare sui tagli e i cambiamenti che ha subito il finale di Rogue One: A Star Wars Story.

Gli è stato chiesto specificamente perché il finale ha richiesto nuove riprese aggiuntive e il motivo per cui la versione originale non funzionava. Domande alle quali Edwards ha dato delle risposte sorprendentemente franche. “Penso che la cosa più importante che ho cambiato sia il finale... dai primi trailer si può capire che cosa sarebbe dovuto accadere. La torre di trasmissione per i piani era separata dalla base principale su Scarif. Per trasmettere i piani, avrebbero dovuto fuggire e correre lungo la spiaggia, fino a salire sulla torre.”

“Montando il film, sentivamo che era una sequenza troppo lunga.” Ha continuato a spiegare Gareth Edwards, “Abbiamo dovuto trovare il modo di comprimere il terzo atto, che era già abbastanza lungo così com’era. E quindi la soluzione più veloce e brutale è stata quella di mettere la torre nella base, in modo che non dovessero attraversare la spiaggia e fare tutte quelle cose per arrivarci. Questa decisione ha eliminato la corsa sulla spiaggia che vedete nel trailer con Cassian Andor e Jyn inseguiti dagli AT-ACT. Questa è stata una della reinvenzioni che sono state necessarie. Aveva tutto a che fare con la compressione.”

Edwards ha concluso spiegando come quei tagli fossero assolutamente necessari: “Per quanto siano fiche certe sequenze, e queste lo erano, non si può tirarla troppo per le lunghe. Lo abbiamo fatto tutti. Ci siamo tutti seduti a vedere un film, e anche se ci sta piacendo, arriva il momento in cui si guarda l'orologio, o si pensa "Bello, però spero che finisca presto." Non volevamo che il pubblico pensasse questo. Rivedendolo sentivamo che questo era uno di quei casi, ed era necessario trovare un modo per stringere i tempi da qualche parte. Quella è stata una grande trovata.”