Quella volta che George Romero doveva dirigere Resident Evil

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Tra i fan del cinema horror, il nome di George Romero è certamente famosissimo: il regista è il creatore dell’immagine moderna dello zombie, e la sua serie di film sui morti viventi è tra le migliori e più iconiche che il cinema ci abbiamo regalato. Ma non molti sanno che Romero avrebbe potuto dirigere Resident Evil.

Il regista era stato infatti chiamato a dirigere lo spot pubblicitario giapponese per il secondo capitolo della serie videoludica (trovate il breve video in fondo all’articolo). L’attenzione ai dettagli e la passione per il progetto avevano poi portato Sony e Capcom a ingaggiare Romero per adattare la serie videoludica al grande schermo. Quando la notizia uscì, i fan del gioco diedero al progetto il loro consenso, dato che avere il padre dei morti viventi a capo dell’adattamento legittimava qualsiasi scelta potesse essere fatta dalla produzione.

Il progetto arrivava poi in un momento propizio per Romero, dopo che molti dei film che stava preparando per la New Line Cinema erano stati bocciati, lasciandolo fermo per dieci anni. La sua idea per Resident Evil seguiva fedelmente la storia del gioco originale: gli eventi erano ambientati alla Spencer Mansion e i protagonisti erano Chris Redfield e Jill Valentine; sarebbero poi stati ricreati alcuni iconiche immagini come quella dell’enorme pianta carnivora. Tutto ciò nonostante Romero non avesse mai giocato al videogioco, ma avesse solo guardato una registrazione di un suo assistente che giocava.

Eppure, dopo sei settimane passate a lavorare ad una sceneggiatura il progetto venne cestinato: a quanto pare lo script di Romero non era piaciuto al boss della Capcom Yoshiki Okamoto, che decise di licenziare il regista. Come è andata a finire lo sappiamo tutti: Paul W. S. Anderson ha preso in mano il progetto e si è allontanato anni luce dallo stile dei videogiochi: se questo era caratterizzato da un procedere lento, tensione e momenti di intenso terrore, i film che abbiamo ora sono una versione sotto steroidi di quello che è diventato più Call of Duty con zombie, che un Resident Evil fedele alle proprie origini.

Finalmente (pare) la saga cinematografica giungerà alla fine tra una quindicina di giorni, con l’uscita di Resident Evil: The Final Chapter.