Oscar 2013: proteste in Iran

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"Una pubblicità per la CIA". E' stato definito così Argo dall'Iran, che evidentemente non ha accolto positivamente l'Oscar consegnato al film di Ben Affleck. Secondo l'Associated Press però, nonostante il film non sia stato distribuito nei cinema iraniani, le vendite hanno superato le 30.000 unità. Masoomeh Ebtekar, uno degli studenti che occuparono l'ambasciata statunitense nel 1979, ha affermato che la riproposizione cinematografica delle vicende è esagerata, soprattutto nella parte in cui vengono raffigurati gli scontri tra le forze dell'ordine e la folla. Mohammed Hosseini, il ministro della cultura, ha affermato che la pellicola ha "distorto la storia"; della stessa opinione è anche Reza Abbasi, un insegnante in pensione che ha vissuto la rivoluzione in prima persona, secondo cui a Hollywood spesso il corso degli eventi viene modificato per renderlo più attraente agli amanti del cinema. Secondo la testata moderata Hamshahri il film "mina la cultura e la civiltà dell'Iran" e "fa vedere una nuova versione dei fatti per la prima volta".