Men in Black, Barry Sonnenfeld: "Ho mentito per avere Will Smith nel cast!"

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Circa vent'anni fa usciva nelle sale uno dei cult sci-fi più iconici degli anni '90, Men in Black, il bellissimo e ormai cult film di Barry Sonnenfeld con protagonisti due grandiosi Tommy Lee-Jones e Will Smith.

Il film fu prodotto con un budget stimato intorno ai 60 milioni di dollari e si rivelò un enorme successo su scala globale, incassandone più di 600 e avviando un franchise che ha al momento tre episodi all'attivo, di cui il primo resta comunque il più riuscito. Ma sapevate che i due attori protagonisti non erano inizialmente i favoriti per le parti?

Parlando infatti con l'Huffington Post, Sonnenfeld ha rivelato che Chris O'Donnell (NCIS: Los Angeles) e Clint Eastwood erano originariamente i favoriti per i ruoli degli Agenti J. e K. Beh, per l'esattezza erano i preferiti dei produttori e non del regista. Steven Spielberg voleva infatti cavalcare il recente successo al box-office di Batman Forever e sfruttare il volto di O'Donnell, mentre altri dirigenti della Columbia vedevano Eastwood adattissimo per interpretare K. Ma Sonnenfeld voleva Jones e Smith, e mentre trattare per il primo si rivelò affare assai facile, più complicati furono i giri per sostituire O'Donnell con Smith.

«Alla fine», rivela il regista, «dovetti mentire! Spielberg mi chiese di andare a cena con Chris O'Donnell per convincerlo a recitare nel film. Ma io sapevo di volere Will Smith, così dissi a Chris di non essere un grande regista e che pensavo che lo script non fosse poi così buono, consigliandogli di accettare altre proposte, se mai ne avesse, piuttosto di fare Men in Black. Il giorno dopo fece sapere di non essere interessato al film».

Un'etica decisamente discutibile, ma a mali estremi, estremi rimedi, e forse anche per Spielberg e i dirigenti della Columbia la bugia di Sonnenfeld si è rivelata una gallina dalle uova d'oro dato il successo di Men in Black.