Lexi Alexander ricorda Punisher - Zona di guerra

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In una nuova intervista, la regista Lexi Alexander ha ricordato Punisher - zona di guerra, la pellicola della Lionsgate dedicata al personaggio della Marvel che fu un clamoroso flop al box-office e portò lo studio a ridare i diritti del Punitore ai Marvel Studios.

"L'ho fatto nel periodo in cui gli studios stavano iniziando a dare dei budget ottimi ai filmaker per realizzare cinecomics. Credo che Christopher Nolan stesse realizzando Il cavaliere oscuro nello stesso periodo. Gli hanno dato 300 milioni o qualcosa di più per farlo. La gente stava finalmente avendo i soldi giusti per farli" spiega "Non era un prodotto dei Marvel Studios. Punisher - zona di guerra era completamente finanziato dalla Lionsgate. Mi hanno dato 22 milioni per farlo [...] Ho cercato di essere il più fedele possibile alla linea MAX dei comic-book. E' per questo che gente come Kevin Smith e Patton Oswalt lo hanno sempre recensito bene, hanno capito le mie intenzioni. Se prendete il fumetto e lo mettete vicino allo schermo, noterete che non ho aggiunto tanto. Forse solo la famosa scena della granata/parkour. E' stata girata per fare qualcosa di nuovo... pensavo che avrebbe potuto fare schifo ma ora ne vado fiera. Ogni cosa che sembrava goffa, da film di serie B, era fortemente voluta. Tutti devono saperlo, questa era la mia visione della pellicola. Volevo fare un film di serie B, molto anni '80, stupido per molte cose e ci sono riuscita.".

La Alexander, come le altre volte, incolpa il marketing della Lionsgate per il flop del film: "Patton Oswalt lo ha proiettato al Soak Up the Dark Festival e non c'era un posto libero. La gente ha pagato per vederlo e lo ha amato. Durante il Q&A qualcuno ha detto 'non sapevo che fosse uscito'. Ecco, questo spiega tante cose".