Klip: gli addetti ai lavori della controversa pellicola rispondono al divieto

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La produttrice Jelena Mitrovic nega ogni accusa e fa sentire la propria voce dopo il pesante divieto del Ministero della Cultura che settimana scorsa ha vietato il film "Klip" in Russia per "linguaggio osceno e scene di abuso di droghe e alcol e per la descrizione pornografica del sesso tra minori".

"Le intenzioni degli autori, degli sceneggiatori, dei produttori e degli attori erano di realizzare un film dal forte messaggio sui seri problemi delle nuove generazioni oltre i confini di paesi in "transizione" come la Serbia. Il solo scopo di alcune scene non è quindi quello di diffondere alcun tipo di pornografia, ma al contrario, di criticare fortemente l'influenza violenta e deviante della moderna cultura commerciale in una società colpita dalla crisi". Si difende così dal portale Cineuropa Jelena Mitrovic supportata anche dalla regista Maja Milos che si pone di fronte ai problemi che oggi i giovani dell'Europa dell' Est sono costretti a superare, pertanto "Klip" mostra la realtà di questi problemi in modo onesto, auspicando anche il nascere di discussioni utili per risolvere le questioni gravi.