Kaze Tachinu (The Wind Rises), un focus on sul film da Yamato Video

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Che il nuovo film di Hayao Miyazaki finisse in concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia non è più una novità, né una sorpresa. Lasciarselo scappare sarebbe sembrata una caduta di tono clamorosa. Il nuovo direttore della Mostra, Alberto Barbera, ha invece dimostrato di puntare alto, come in passato. Kaze Tachinu sarà l’atteso capolavoro del regista? Si porterà a casa qualche premio? Per rispondere alle domande nello stesso ordine: chissà, e... può darsi. Ma chi ha già visto il film ne è rimasto piacevolmente conquistato e si è affrettato a comunicarlo al mondo intero tramite YouTube e i soliti blog.

Qui non ci dilungheremo sui meriti artistici della pellicola, quanto sulla promozione che, in Giappone, è iniziata nel mese di giugno ed è culminata con la pubblicazione di libri e riviste a luglio. L'efficienza giapponese in materia non si discute (mentre scriviamo questo, ancora pensiamo ai rinvii che riguardano l'edizione italiana di The Art of Kiki's Delivery Service), e infatti il giorno stesso l'uscita nei cinema di Kaze Tachinu era già disponibile l'Art of realizzato da Tokuma. Il volume è sontuoso: 282 pagine con messaggio introduttivo di Miyazaki, la solita carrellata di immagini, prima in forma di bozzetti e dopo nella loro spumeggiante versione cinematografica, interviste a Kitaro Kosaka (promosso direttore delle animazioni), Yoji Takeshige (art director), Michiyo Yasuda (la storica responsabile dei colori) e Atsushi Okui, il direttore della fotografia. In chiusura la sceneggiatura del film e i testi delle canzoni.

Pochi giorni dopo era disponibile il numero 422 di Animage (agosto 2013), popolare rivista di settore che nel corso della sua storia più recente ha perso un po' lo smalto e il numero delle pagine (ora solo 150), riducendo lo spazio dedicato ai lavori del Ghibli rispetto al fulgore promozionale degli esordi. Il servizio presente nel magazine omaggia il film proponendo la conferenza stampa ufficiale del 24 giugno con Miyazaki, Hideaki Anno (voce del protagonista) e Yumi Matsutoya (Yuming per i fan, autrice della canzone che chiude la pellicola). Intervista anche a Miori Takimoto, voce di Naoko, personaggio femminile che lascerà il segno nella filmografia miyazakiana, e al sakkan Kosaka.

E ancora: in uscita il volume 19 della collana Ghibli dedicata agli e-konte. Della serie: se proprio volete rovinarvi la sorpresa, questo è il volume da sfogliare con avidità. Più avanti a settembre, annunciato invece un Roman Album Extra al costo di 2700 yen. Imperdibile per i veri fan di Miya-san l'agile volume edito da Kadokawa Shoten dal titolo Kaze Tachinu Visual Guide che in 96 pagine ricche di immagini (nulla di altrettanto proponibile per noi spregevoli gaijin, che dovremo accontentarci della dozzina di foto per la stampa solo al momento dell'uscita del film), illustra la storia e la realizzazione di Kaze Tachinu grazie a una lunga chiacchierata fra il produttore Toshio Suzuki, con jeans giovanile e inseparabili infradito ai piedi, e la signorina Takimoto, excursus storici, curiosità sulla produzione. Tra le altre proposte: una pagina dedicata a Stephen M. Alpert, un tempo fisso a Tokyo presso lo Studio Ghibli come referente per la stampa e la promozione e poi rispedito in patria, negli States, a curare gli interessi dello studio e le versioni in lingua inglese dei loro film. In Kaze Tachinu hanno disegnato un personaggio, Kastrup, che è la sua copia spiaccicata. E il buon Alpert gli ha ovviamente prestato la voce.

Consiglio ai più esagitati appassionati: occhio a non spingervi troppo in là con la lettura di tutto questo ben di Dio, potreste guastarvi le mirabolanti invenzioni miyazakiane al momento della visione del film.