John Wick: Chapter 2, il regista Chad Stahelski amerebbe dirigere un film di 007

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Chad Stahelski, regista dell’imminente John Wick: Chapter 2, secondo capitolo della saga action con protagonista Keanu Reeves, ha dichiarato ad un’intervista di MovieWeb che amerebbe lavorare ad un film di James Bond e misurarsi con l’icona del cinema per cercare di reinventare il mito della celebre spia inglese.

Dopo aver girato due film di James Bond che hanno registrato un sorprendente incasso al botteghino, Skyfall nel 2012 con 1,1 miliardi di dollari e Spectre nel 2015 con 880 milioni di dollari, il regista Sam Mendes ha fatto sapere che non voler tornare alla regia per la 25 pellicola dedicata alla super-spia inglese. Daniel Craig dovrebbe tornare, anche se le sue intenzioni non sono al momento chiare, date le sue esternazioni più recenti, a dir poco contrastanti. Quindi rimane una domanda, chi lo dirigerà?

Ebbene, i produttori Michael G. Wilson e Barbara Broccoli potrebbe scegliere Chad Stahelski, uno dei registi del momento più richiesti di Hollywood. Stahelski ha co-diretto John Wick con David Leitch, ed è poi passato a dirigere da solo il sequel appena uscito negli Stati Uniti, John Wick: Chapter 2. In più, a quanto pare non avrebbero bisogno di convincerlo a firmare.

"Sono interessato a progetti dove è possibile creare il mondo in cui ti muovi. Passare di nuovo nel mondo di qualcun altro che è stato in giro per tanto tempo sarebbe spaventoso" ha detto Stahelski a MovieWeb. "Ma se ci fosse una proprietà nella quale penso varrebbe la pena investire il mio tempo, soprattutto visto il flusso e riflusso del suo universo in questo momento, penso che sia quello di Bond. Il momento è buono per una leggera reinvenzione, con lo spostamento su una diversa prospettiva. James Bond è passato da essere completamente serio a del tutto sfacciato, per tornare nuovamente divertente, da emotivo a impassibile, da interiore a esteriore. Mi piacerebbe scrivere una sceneggiatura e se piacesse la mia stravagante versione di 007, e rientrasse nei piani, sì. È quasi un sogno troppo grande per me."