Independence Day 2 si farà solo se lo vorrà anche Will Smith.

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Aveva detto che 2012 sarebbe stata la sua ultima distruzione della Terra.

E invece un'idea frulla nella testa del regista tedesco, da tempo trapiantato ad Hollywood, Roland Emmerich.

Lo specialista del disaster movie non avrebbe mai del tutto abbandonato l'idea di realizzare il seguito del film campione d'incassi nel 1996 Independence Day.

Vuoi per gli ottimi rapporti con 20th Century Fox, la major che ha prodotto ID4 e L'Alba del giorno dopo, vuoi perché l'idea di un sequel non è mai scomparsa dalla testa del director e del suo collaboratore di fiducia Dean Devlin, la possibilità di un seguito non è esclusa.

Stando a quanto riportato sulle pagine di Latinoreview , che ha potuto porgere ad Emmerich qualche domanda in merito durante la promozione di 2012, il punto che, allo stato attuale delle cose, impedisce sul nascere il progetto è la difficoltà per la major a trovare un compromesso fra quelle che sono le richieste del regista, dello sceneggiatore e, soprattutto, Will Smith.

Considerato che ormai Smith è sinonimo di successo al box office, il regista non vuole rinunciare ad una movie star capace da sola di trainare una pellicola. Ovviamente però, il potere contrattuale di Smith è aumentato a dismisura rispetto al 1996 e non è difficile ritenere che il suo coinvolgimento potrebbe potenzialmente tradursi come una richiesta di percentuale sugli incassi di non lieve entità.

Resta comunque da vedere quata presa potrebbe avere al giorno d'oggi una pellicola incentrata su una tematica che, senza il traino del fenomeno X-Files come accaduto negli anni '90, sembra un po'priva d'appeal sul grande pubblico. Ben lungi dall'aver perso interesse verso alieni e affini, esso sembra più orientato verso pellicole "sperimentali" stile Cloverfield o District 9 che, con minori costi di produzione e privi di star dal caché stellare, assicurano peraltro un maggior livello di profittabilità.

Independence Day 2 si farà solo se lo vorrà anche Will Smith.