Ghost in the Shell: il regista sull'equilibrio tra filosofia e azione

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Come tutti i fan del franchise sanno, Ghost in the Shell non è solo tecnologia futuristica e adrenalina, ma è anche un prodotto focalizzatato sulle riflessioni filosofiche a proposito della coscienza umana. Il regista Rupert Sanders afferma che l'adattamento live-action presenterà molti elementi introspettivi.

In una recente intervista, infatti, Sanders ha parlato di Ghost in the Shell e, in particolare, di come la pellicola bilancerà filosofia e azione sullo schermo: "Spero che gli spettatori apprezzino l'introspezione filosofica. Non sarà sicuramente una lezione su Cartesio o Freud, ma al suo interno la pellicola ci sarà un nocciolo, un'essenza filosofica. Penso che questo sia l'elemento che lo distingue da tanti altri film, perché molti di questi non sono altro che azione e risate. Non è un film divertente, ha un sacco di azione, ma anche introspezione e filosofia.".
Tuttavia, i fan non devono aspettarsi di rimanere ingarbugliati in riflessioni altisonanti. Sanders, infatti, ha anche affermato che, a suo parere, la sua pellicola rimarrà comunque meno filosofica rispetto a quella del 1995 di Mamoru Oshii: "Non credo che si sarebbe potuto prendere il film del '95 per rifarlo un fotogramma alla volta. Penso che quel film sia troppo filosofico e troppo introspettivo per fare una cosa del genere. Questa sua caratteristica è ciò che le persone hanno apprezzato e spero di averla incanalata nel film. Ma spero anche di aver costruito un film più grande intorno a questo nucleo, in modo che le persone rimandano emozionate al cinema, ma escano anche arricchite in qualche modo. Credo di essere uscito tante volte dal cinema sentendomi martoriato e pensando di aver sprecato soldi perché il film non mi ha lasciato niente. Spero che in questa pellicola ci sia qualcosa di più. E' stato fatto tantissimo lavoro per tre anni. E' stato un viaggio meraviglioso ed emozionante e spero davvero che la gente lo ami e che rimanga arricchita da esso.".