È morto Sergio Sollima, il padre di Sandokan

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Il regista e sceneggiatore romano aveva 94 anni: è morto martedì notte a Roma, nella sua città.

La resa dei conti fu il suo primo titolo di grande rilievo, tanto da essere uno dei film preferiti del regista americano Quentin Tarantino. Era il 1967, l'epoca d'oro degli spaghetti western, e a scatenare l'estro di Sollima fu l'incontro con il produttore Alberto Grimaldi, presentatogli da Sergio Leone, che sancì l'avvio di un'ottima e proficua collaborazione con Tomas Milian negli anni. Dopo La resa dei conti fu il momento di Agente 353 passaporto per l'inferno e Agente 353 massacro al sole. 

Dopo i western arrivò il periodo del noir con Città violenta e Il diavolo nel cervello, scritto con Suso Cecchi D'Amico. Ma una delle pellicole più ricordate, soprattutto per il suo essere stata diffusa tramite la televisione con finalità più popolare, è sicuramente Sandokan, la riproposizione sceneggiata del ciclo narrativo di Emilio Salgari con Kabir Bedi nei panni del protagonista e Philippe Leroy in quelli di Yanez. Una seconda carriera che diede grande fortuna al regista, autore di un serial che ha fatto la storia della televisione italiana. Oltre all'eredità artistica, Sergio Sollima lascia due figli, Samantha e Stefano, autore di Romanzo criminale e Gomorra, due delle serie tv più apprezzate di questi anni.