Directors Guild of America: le nomination della 69esima edizione

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Anche quest’anno, la Directors Guild of America (DGA) ha annunciato le cinque candidature al premio per la miglior regia di un lungometraggio. Eccole, in ordine alfabetico.



Damien Chazelle
La La Land

Chazelle, il cui Whiplash era stato uno dei favoriti agli Oscar dell’anno scorso (aveva alla fine conquistato tre statuette – attore non protagonista, montaggio e sonoro), si dimostra ancora uno dei favoriti nella corsa di quest’anno, soprattutto dopo aver vinto il Golden Globe per la miglior commedia/musical. E ora, la nomination della DGA sembra confermare il trend. La La Land arriverà nelle nostre sale il 26 di questo mese.

Garth DavisLion: La strada verso casa

Il regista di Lion: La strada verso casa (uscito nei cinema qualche giorno fa) è riuscito a catturare lo spirito dell’India e della sua dura realtà, raccontando la pazzesca storia vera di un ragazzo cresciuto da una famiglia adottiva dopo che, all’età di cinque anni, era salito per sbaglio su un treno che lo aveva allontanato da casa. Il suo viaggio per ritrovare la famiglia perduta ha convinto e commosso molti spettatori.

Barry JenkinsMoonlight

Anche Jenkins è uno dei front-runner per l’Oscar quest’anno; come Chazelle, ha già in tasca un Golden Globe (miglior film drammatico) e ora una nomination DGA. Il suo film, Moonlight, prodotto dalla A24, è sicuramente uno dei più belli e curati di quest’anno, e oltretutto tratta di temi scottanti come razza e omosessualità.

Kenneth LonegarManchester by the Sea

Manchester by the Sea è uscito dai Golden Globe con un premio a Casey Affleck (il primo dei fratelli Affleck a ricevere questa onorificenza) e punta molto sulle interpretazioni del proprio cast per convincere il pubblico e i membri dell’Academy. E ciò è possibile solo grazie alla magistrale regia di Lonegar, che ha lasciato spazio ai propri attori per dar vita ai personaggi.

Dennis VilleneuveArrival

Con Arrival, Villeneuve si conferma uno dei registi più capaci di questa generazione e ha detto la sua sul genere fantascientifico, prima di mettersi al lavoro su Blade Runner 2049. Visivamente splendido e inusuale nel punto di vista da cui viene raccontata una storia altrimenti trita e ritrita (visitatori alieni arrivano sulla Terra), Arrival (in sala tra sette giorni) ha giustamente conquistato a Villeneuve la sua prima nomination ai DGA.

A queste candidature ne vanno aggiunte altre cinque, ovvero quelle per i registi al loro primo lungometraggio. In questa categoria troviamo di nuovo Garth Davis (il fatto che sia l’unico nominato ad entrambi i premi, fa capire che probabilmente vincerà almeno quest’ultimo), assieme a Kelly Fremon Craig (The Edge of Seventeen), al Tim Miller di Deadpool, a Nathan Parker del controverso The Birth of a Nation e al Dan Trachenberg di 10 Cloverfield Lane.

Il presidente della DGA, Paris Barclay ha dichiarato: “Questi straordinari registi hanno catturato i nostri cuori e le nostre menti, soffiando vitalità su storie raramente raccontate. Ciò che rende questo premio davvero speciale è che questi cinque candidati hanno conquistato i loro colleghi, i quali sanno bene quanto sangue, sudore e lacrime sono necessari per realizzare un film”.

I vincitori saranno annunciati il 4 febbraio.