Christopher Nolan: "Dunkirk è il mio film più personale"

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Non accenna a diminuire l’intensa attività stampa che circonda l’uscita nelle sale di Dunkirk, il nuovo film di Christopher Nolan, nelle sale italiane dal 31 agosto.

In un’intervista pubblicata da IndieWire, Nolan ha parlato della reazione dei francesi dopo la visione della sua ultima fatica, dato che la vicenda si svolge appunto sul loro territorio. “Questi eventi sono interpretati in maniera diversa dai francesi, per loro è stata un’enorme sconfitta. Il fatto che i britannici abbiano potuto continuare la guerra dopo una tragedia simile non è ben visto; questo evento segnò l’inizio dell’occupazione nazista, quindi è una fonte di vergogna per loro. Io non la vedo in quel modo: secondo me, il fatto di aver fatto quadrato per dieci giorni e permettere la fuga dei britannici ha cambiato il corso della storia. È un peccato che non ne vadano fieri”.

Come molti britannici prima di lui, Nolan è cresciuto con il mito di Dunkirk, di cui sentiva sempre raccontare storie e aneddoti in casa sua: “Mio nonno militava nell’Air Force, ma non partecipò alla missione di Dunkirk; faceva il navigatore a Lancaster e morì durante il conflitto”. Il regista ha rivelato di aver fatto visita alla tomba del nonno – situata al di fuori della città di Lione in Francia – proprio durante la pre-produzione del film. “Cerco sempre di fare film cui sentirmi connesso a livello emotivo. Questa la prima volta che parlo di fatti realmente accaduti e tutto ciò dà una responsabilità enorme. In qualche modo lo sento un film molto personale. Da piccolo sentivo mio nonno, mio padre e mio zio parlare della guerra. Di certo per quanto riguarda le sezioni aeree del film era molto importante per me l’accuratezza in quelle scene. Mio padre di solito era molto critico riguardo quei film che non dipingevano accuratamente l’Air Force.

“Se sei britannico, conosci la storia di Dunkirk, te la raccontano in maniera molto semplice, quasi fosse una favola. La cosa interessante per me era che più scoprivo, più straordinarie diventavano quelle storie. La realtà è un tale pasticcio, niente è più semplice di pescatori che raccolgono soldati sulle loro barche, ma quello che è veramente successo su quella spiaggia è una delle più grandi storie di sempre”.