Brett Ratner si scaglia contro Rotten Tomatoes: «È la morte del cinema!»

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In una recente intervista, il regista e produttore Brett Ratner (Hercules, Rush Hour) ha avuto modo di scagliarsi in una forte invettiva contro Rotten Tomatoes, il famoso aggregatore di recensioni definito dall'uomo come "una forza distruttiva di Hollywood".

Parlando infatti durane il Sun Valley Film Festival lo scorso fine settimana, Ratner ha voluto chiarire tutto il suo rispetto per la critica tradizionalista, sottolineando però come aggregare un innumerevole quantitativo di recensioni online e cartacee sotto un unico punteggio sia divenuto un marchio tossico e inaccurato del settore.

Queste le sue parole: «La cosa peggiore che abbiamo nella cultura cinematografica odierna è Rotten Tomatoes. Lo considero come la distruzione della nostra attività. Ho molto rispetto e ammirazione per la critica. Quando ero piccolo, la critica era una vera e propria arte. Ed era così perché si usava l'intelletto. Si dovrebbero leggere le recensioni di Pauline Kael o di altri giornalisti ormai scomparsi per capire. Adesso tutto è ridotto a un numero. Un certo numero composto da tanti pareri positivi e negativi. Adesso chiediamo "qual è il punteggio di quel film su Rotten Tomatoes?", ed è una cosa triste, perché il voto sul sito dato a Batman v Superman ha messo in cattiva luce agli occhi di tutti un film che è stato effettivamente un successo». Ratner parla del film di Zack Snyder perché con la sua RatPac ha contribuito a produrlo e comunque su una spesa di 250 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo 900 milioni, nonostante uno score, appunto, del solo 27% proprio su Rotten.

Il regista ha poi continuato: «La gente non si rende conto di cosa significhi produrre un film del genere. È strabiliante. Semplicemente folle e deleterio per il business convincere la gente a non vedere un film. Qui in America ormai va così, "oh, ha un basso punteggio su Rotten e quindi non andrò a vederlo perché farà sicuramente schifo". Ma il numero che appare sul sito è in realtà un aggregato che nessuno riesce a capire esattamente cosa significhi, e soprattutto spesso non è corretto. Ho visto davvero grandi film con punteggi abissali su Rotten Tomatoes. La cosa triste è che la critica cinematografica è ormai scomparsa. È davvero triste».

Dopo le dichiarazioni di Ratner, Entertainment Weekly ha raggiunto Rotten Tomatoes, ricevendo una risposta agli assunti del regista da parte di Jeff Voris, uno dei responsabili del sito: «A Rotten siamo tutti favorevoli alla critica cinematografica, che consideriamo preziosa e importante, e cerchiamo proprio di renderla il più fruibile possibile per centinaia di appassionati che possono così accedere a innumerevoli recensioni di film o serie tv da un solo portale. Il punteggio Tomatometer, che è la percentuale delle recensioni positive scritte da vari critici professionisti, è diventato nel tempo uno strumento decisionale utile per i fan, ma vogliamo credere che questo sia soltanto un punto di partenza per accendere un sano dibattito, con discussioni e condivisione dei vari punti di vista».

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