Bond 25, comincia la battaglia! Cinque studios si contendono i diritti sul film

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È cominciata una vera e propria battaglia tra cinque grandi studios di Hollywood per accaparrarsi i diritti di distribuzione e commercializzazione di Bond 25, prossimo film del colossale franchise prodotto da MGM e Eon Productions.

Per più di un decennio, partendo da Casino Royale nel 2006, 007 è stato tra le mani della Sony Pictures Entertainment, che aveva un accordo con le consociate case di produzione per lo sviluppo di quattro film. Spectre ha poi chiuso il contratto nel 2015, portando l'incasso complessivo dei film con Daniel Craig a quota 3,5 miliardi di dollari.

La MGM e la Eon Productions hanno così cominciato a cercare nuovi partner per la distribuzione, almeno stando a quanto riportato dal New York Times e dalle sue "informatissime" fonti, che rimangono però nell'anonimato. Secondo queste, martedì lo Chief Executive di Sony, Kazuo Hirai, ha trascorso un'ora facendo il punto della situazione su Bond, sottolineando la profonda conoscenza del franchise da parte dello studio e presentando le sue idee per espandere le potenzialità della proprietà.

La Sony tenta quindi di strappare un nuovo accordo ai produttori, ma in gioco ci sono anche altri competitor di tutto rispetto, che sono la Warner Bros, la Universal Pictures, la 20th Century Fox e -sorprendentemente- Annapurna, un'ambiziosa upstart guidata e finanziata dall'ereditiera della Oracle Corporation, Megan Ellison. Fuori dai giochi ci sono invece la Paramount, con recenti problematiche e un nuovo chairman al comando, e la Walt Disney Pictures, che... beh, non c'è bisogno di spiegare il perché la Disney non abbia bisogno di un nuovo e redditizio franchise, vero?

Curioso il fatto che la MGM e la Eon offrano adesso un accordo per un solo film. A quanto pare vogliono mantenere le loro opzioni di vendita e offerta pubblica aperte e attive sul mercato. I rappresentanti della due compagnie, comunque, non hanno ancora commentato la notizia.

Come scrive sempre il New York Times, però, l'accordo che questi studios vogliono stipulare così ardentemente per Bond 25 non sarebbe poi un affarone. Il sito spiega infatti che la Sony avrebbe stanziato il 50% dei costi di produzione per Spectre -con un budget totale di 250 milioni di dollari-, ricavando solo il 25% degli profitti complessivi. Lo studio ha dovuto spendere anche 10 milioni di dollari per il marketing, dando alla MGM per vincolo contrattuale anche parte dei profitti ricavati da film non appartenenti al franchise ma che la Sony aveva nella proria pipeline, come ad esempio 22 Jump Street.

In un'e-mail rilasciata online dopo il SonyGate del 2014, il responsabile delle attività commerciali Sony, Andrew Gumpert, dichiarava che lo studio avrebbe realizzato circa 38 milioni di dollari se solo Spectre avesse incassato quanto Skyfall (circa 1 miliardo e 108 milioni di dollari). Il risultato finale non è stato purtroppo altrettanto positivo, dato che Spectre ha ottenuto "solo" 881 milioni, circa il 20% in meno di Skyfall.

Allora perché -ci si domanda infine- tutto questo interesse per Bond 25? La risposta potrebbe trovarsi nel vanto e nella sicurezza personale, dato che avere un film di 007 nel proprio listino garantirebbe quantomeno una hit sicura in un business dove niente è certo in modo assoluto.