BioShock: Gore Verbinski spiega perché il progetto del film fu cancellato

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Forse pochi sanno che, circa un decennio fa, Gore Verbinski avrebbe dovuto dirigere un adattamento del videogame BioShock, ma, dopo una serie di ritardi che portarono Verbinski ad abbandonare il progetto, fu completamente cancellato. Ora il regista ha avuto modo di spiegare nel dettaglio quello che accadde.

Durante la promozione per l'imminente horror La cura dal benessere, Gore Verbinski ha chiacchierato su Reddit con i fan, dove gli è stato chiesto cosa è successo a suo film di BioShock. Ambientato nel 1960, BioShock vi mette nei panni di Jack, che, dopo che il suo aereo si è schiantato nell'oceano, scopre la città sottomarina di Rapture. La misteriosa città era destinata a divenire un'utopia indipendente invisibile agli occhi del mondo, ma dopo la scoperta dell’Adam, un materiale genetico in grado di concedere abilità sovrumane, la città sprofonda nel caos.

Quindi in definitiva cosa bloccò il progetto? “Beh, la risposta a questa domanda non è breve, ma eravamo a otto settimane dalle riprese quando il progetto è stato cancellato. Era un film vietato ai minori. Volevo tenerlo R-Rated, sentivo che sarebbe stato giusto, ma era un film costoso. Dovevamo creare un mondo enorme e non potevamo semplicemente andare a girare in location reali. Per La cura dal benessere siamo stati in grado di utilizzare una varietà di location reali per creare il nostro mondo. BioShock non avrebbe funzionato così, avremmo dovuto ricostruire un intero universo subacqueo. Quindi penso che in definitiva la combinazione di costi e rating, semplicemente non hanno fatto sentire la Universal a proprio agio.”

“A quel tempo ci furono anche alcuni film vietati ai minori molto costosi che non funzionarono al cinema. Quindi penso che ora le cose siano cambiate e forse ci sarà un'altra possibilità, ma è molto difficile dirlo quando ti trovi a sole otto settimane di distanza dall’inizio delle riprese di un film, e lo puoi davvero vedere nella tua testa come se avessi già quasi girato l’intero film. Quindi emotivamente sei proprio in quel passaggio in cui dall’essere architetto diventi imprenditore, e sarebbe difficile tornare in questa fase.”