Aquaman: James Wan vuole sfidare i pregiudizi sul personaggio

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Nella sua storia, Aquaman è stato il soggetto di visioni contrastanti da parte del pubblico. Molti fan lo considerano come un pilastro di tutto rispetto nella tradizione DC, altri invece mantengono vivi quei pregiudizi sull'eroe che lo dipingono come un personaggio risibile. Ora, il regista James Wan si è espresso sulla questione.

Questo argomento è stato recentemente esplorato nel nuovo reboot del personaggio, in cui lo scrittore Geoff Johns ha fatto uno sforzo per rinvigorire la sua immagine. Il regista James Wan spera di riuscire a perseguire lo stesso obiettivo con la trasposizione cinematografica di Aquaman che farà il suo debutto sui grandi schemi nel 2018. In una recente intervista, Wan ha citato il lavoro Johns come fonte di ispirazione e si è detto entusiasta di ricostruire l'identità di Aquaman: "Sono un grande fan di quello che Geoff Johns ha fatto con il suo nuovo approccio su Aquaman. Penso che per la prima volta si possa arrivare a vedere Aquaman come un supereroe che sicuramente non è il bersaglio degli scherzi degli altri supereroi. Penso che ci sia qualcosa di molto eccitante in questo progetto e, secondo me, sarà entusiasmante prendere un personaggio di cui la gente non sa abbastanza o su cui ha basse aspettative e trasformarlo. Dico sempre che è molto difficile riuscire a lavorare su personaggi come Spider-Man o Batman perché ci sono già stati moltissimi prodotti su di loro. Lavorare su un personaggio ancora poco sfruttato come Aquaman, invece, è molto stimolante.".
Una delle sfide più grandi a cui Wan dovrà far fronte è quella per cui, data la natura del personaggio, la pellicola dovrà fare in modo da includere un'ambientazione prevalentemente oceanica. Il regista, nell'intervista, ha toccato anche questo l'argomento: "Per farvi immaginare com'è lavorare con l'acqua vi racconterò un aneddoto da The Conjuring 2. Abbiamo una sequenza del film in cui il set viene invaso e impregnato d'acqua, inoltre nel film c'è un sacco di pioggia. Ogni volta che sono stato fuori sotto la pioggia e sono stato sul set allagato l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era: 'C***o, dovrò vivere in questo ambiente per un intero film'.".