Alice Attraverso lo Specchio: James Bobin parla del look del suo film rispetto al primo capitolo

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Intervistato da Collider, il regista di Alice Attraverso lo Specchio James Bobin ha parlato della sfida di raccogliere l'eredità di Tim Burton e di realizzare un sequel di Alice in Wonderland sia con elementi nuovi che con un senso di continuità rispetto al film precedente.

"Si tratta di un equilibrio delicato, perché ovviamente ho amato il lavoro di Tim Burton sul primo film, che aveva un look favoloso. E’ un mondo interessante in cui vivere, ed è popolato di personaggi pazzeschi, a partire dal look di Helena (Bonham Carter ndr). Volevo rendere omaggio a tutto questo anche per mantenere un senso di continuità, ma siamo stati fortunati con lo script che abbiamo avuto: potevamo giocare con il tempo! Quindi sono stato in grado di fare cose diverse in luoghi diversi. Nelle mie scelte preliminari, tenevo a mente il mondo che Tim aveva creato, volevo restare all'interno di quei parametri. Però allo stesso tempo volevo dare al tutto una sfumatura di carattere più storico, creando un’atmosfera più reale” ha dichiarato il regista. “Contemporaneamente ci siamo assicurati che l’effetto non fosse quello di un film del tutto differente. Deve agganciarsi al primo perché è ambientato nello stesso universo e ne è, a tutti gli effetti, una continuazione. Il libro, poi, è molto particolare: è stato scritto da un matematico che adorava le formule e il linguaggio cifrato. Persino la divisione in otto capitoli è un’allegoria della scacchiera, che presenta otto caselle su ogni lato. Era questo il tipo di cose con le quali Carroll amava giocare. E sono stato felicissimo che Linda (Woolverton, anche sceneggiatrice del primo capitolo, ndr) abbia potuto lavorare su questo genere di cose avendo a disposizione i personaggi che abbiamo amato nel primo film.”