A Torino torna il Sottodiciotto Film Festival (11a Edizione)

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Dopo il successo dell'edizione del decennale (con 35mila spettatori di tutte le età) sottodiciotto filmfestival - Torino Schermi Giovani propone quest'anno, dal 9 al 18 dicembre, un programma più che mai ricco. Oltre 400 i titoli selezionati, tra cui alcune attese anteprime italiane: scelto come film d'apertura per il pubblico dei più piccoli Megamind è il nuovo gioiello a cartoni animati targato DreamWorks Animation (storia di un supercattivo dall'aspetto alieno che diventerà superbuono nell'impresa di salvare il mondo); Micmacs à tire-larigot - L'esplosivo piano di Bazil, film d'inaugurazione del Festival, segna il ritorno al cinema di Jean-Pierre Jeunet, il visionario autore di Delicatessen e Il favoloso mondo di Amélie (8 milioni di spettatori, 4 César, 5 nomination agli Oscar), cui il festival dedica la prima retrospettiva italiana completa, alla presenza dell'autore, organizzata con il Museo Nazionale del Cinema e la Délégation Culturelle de Turin - Ambassade de France en Italie, accompagnata dalla prima monografia europea, a cura di Stefano Boni e Massimo Quaglia; Kooky è l'ultimo lavoro - di nuovo a misura di bambino - del regista ceco Jan Svěrák (premio Oscar per Kolja), a Torino in occasione di un omaggio alla sua opera; La Rafle di Roselyne Bosch, grande successo di pubblico in Francia con oltre 2 milioni di spettatori, racconta la storia vera di una retata antiebraica a Montmartre nel 1942 (protagonisti Jean Reno e Mélanie Laurent).

Sempre tra le prime visioni, da segnalare anche The Good Heart del cineasta islandese Dagur Kári, autore del cult Nói Albínói; Il bacio alla francese, ovvero le emozioni dei primi flirt adolescenziali raccontate da Riad Sattouf; Madly in Love di Anna Luif, che si interroga sugli incroci e gli scontri tra culture (il tema dell'identità è come sempre centrale e ineludibile a Sottodiciotto), e Meek's Cutoff, western al femminile diretto dalla indie americana Kelly Reichardt.

Accanto al cinema "che vedremo", anche tante proposte dal passato nella sezione "C'erano una volta...": la sognante Alice nel Paese delle Meraviglie nella sua prima trasposizione cinematografica del 1903 (ma anche la parodia che ne fa Betty Boop trent'anni dopo); la versione restaurata de Il ladro di Baghdad; i cento anni al cinema di Frankenstein, festeggiati con il primo corto dedicato al mostro (datato 1910) e altre chicche cinefile firmate da Mel Brooks, Tim Burton, Jim Sharman; il triplo compleanno di Bugs Bunny, Tom & Jerry e Pluto.

In tema di animazione, da segnalare la serie cult Shaun, vita da pecora, creata dagli Aardman Animation Studios di Wallace & Gromit e Galline in fuga, amata dai più piccoli (non a caso è inserita nel programma "Baby Special") ma anche dai palati raffinati, insospettabili e senza limiti di età (la pagina Facebook conta quasi mezzo milione di fan); il cartoon neorealista L'ultimo sciuscià di Gibba, autentico pioniere dell'animazione italiana; i capolavori del russo Jurij Norštejn, tra i massimi maestri "artigiani" del cinema d'animazione, autore di film riconosciuti come meraviglie del patrimonio artistico universale.
 
Insieme ai già citati Jeunet, Svěrák e Norštejn, tanti gli ospiti di questa edizione: a cominciare dal grande Bahman Ghobadi: il regista iraniano di etnia curda, impegnato sul set in Iraq, sarà a Torino in occasione della Personale che il Festival gli dedica, mostrando titoli come il capolavoro Il tempo dei cavalli ubriachi, Camera d'Or a Cannes nel 2000, e il recente I gatti persiani, rivolta clandestina anti-regime, in musica: film che raccontando le esistenze "estreme" dei giovani protagonisti fanno esplodere falsi confini e smascherano le guerre "necessarie". La filmmaker svizzera Béatrice Bakti presenta Romans d'ados, ambizioso progetto in 4 parti applaudito ai festival di Locarno e Nyon, che segue nell'arco di 7 anni la vita di altrettanti adolescenti, dai 12 ai 18 anni; Davide Ferrario riceverà la Targa Città di Torino - Sottodiciotto Filmfestival, a riconoscimento di un percorso umano e artistico all'insegna dell'indipendenza, della libertà espressiva e della ricerca formale.

Tra le iniziative speciali del festival, quest'anno, anche la sezione "I ciucci in tasca" (in collaborazione con il  Centro Nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza): uno sguardo affrancato dall'immagine edulcorata e banale che i media generalmente offrono della prima infanzia, con lavori - tra gli altri - di Daniele Gaglianone ed Edoardo Winspeare.

Le cinematografie straniere sono ben rappresentate da "Creatività in animazione", un focus sulla migliore produzione europea, e "Finestra Cuba", vetrina di corti girati dagli studenti dell'Istituto Superiore di Arte dell'Avana, una delle realtà formative più prestigiose di tutta l'America Latina.

Cuore pulsante del festival, come sempre, l'immaginario degli under 18 nei lavori da loro realizzati e proposti nei tre Concorsi nazionali per le scuole (tre ordini: dell'infanzia e primaria, di I grado e di II grado) e nel Concorso extrascuola, vere e proprie palestre di creatività indipendente e autoprodotta che fanno di sottodiciotto filmfestival il più importante appuntamento cinematografico europeo dedicato al cinema fatto da giovani e giovanissimi. Oltre 200 i lavori selezionati quest'anno, provenienti da tutto il territorio nazionale, che portano al numero significativo di circa 4mila video lo specialissimo archivio per immagini del Festival, sguardo sul mondo e su di sé della prima generazione del terzo millennio.

Sottodiciotto filmfestival - TORINO SCHERMI GIOVANI è organizzato da Aiace Torino e Città di Torino (Divisione Servizi Educativi e ITER), diretto da Sara Cortellazzo (Aiace Torino) e Aldo Garbarini (Città di Torino - Divisione Servizi     Educativi) nell'ambito di 2010 Torino Capitale Europea dei Giovani - Your Time - Torino 2010 European Youth Capital realizzato con il contributo di Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Città di Torino, Provincia di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino