In Shining Jack Torrance, insegnante disoccupato con ambizioni da scrittore, accetta di trasferirsi con la moglie Wendy e il figlio piccolo Danny in un enorme hotel di montagna, nel quale lavorerà per qualche mese come guardiano della struttura. L'edificio infatti per alcuni mesi dell'anno rimane "inattivo" a causa dell'impervia strada che lo collega ai centri abitati, spesso impraticabile a causa delle fitte nevicate. Questo impiego a tempo è inoltre l'occasione perfetta per Jack di potersi rilassare e iniziare la stesura del suo nuovo romanzo. Jack, che ha accettato entusiasta l'incarico nonostante fosse venuto a conoscenza di una strage familiare che ebbe luogo nella struttura, inizia però dopo qualche settimana a mostrare segni di instabilità, mentre il figlioletto (dotato di strani poteri sensoriali conosciuti come "luccicanza") ha delle inquietanti visioni nelle quale gli appaiono due gemelline vestite di azzurro...
Il CEO della Blumhouse ha annunciato che l’hotel che ha ispirato Stephen King per il suo Shining potrebbe diventare la sede di un nuovo museo dedicato alla narrazione horror. In un comunicato il dirigente ha rivelato l’intenzione di creare quello che potrebbe diventare un polo turistico importante per lo stato del Colorado.
Da sempre girano teorie su Shining di Stanley Kubrick, ma di recente qualcuno ha notato un dettaglio nella pellicola che probabilmente era rimasto inedito fino ad ora.
Nonostante Stephen King e Stanley Kubrick non siano mai stati d'accordo sull'adattamento di Shining, il film continua ad essere uno dei capolavori indimenticati della storia del cinema, in grado di inquietare gli spettatori a distanza di decenni. A dare un grande contributo è anche la performance di Shelley Duvall.
Shining di Stanley Kubrick è sempre stato un film molto inquietante da guardare, eppure una nuova teoria dei fan è riuscita, se possibile, a rendere la visione dell'horror con Jack Nicholson ispirato al romanzo di successo di Stephen King ancora più spettrale.
Che Shining sarebbe stato senza Jack Nicholson? Noi non vogliamo neanche immaginarlo, ma il buon Stanley Kubrick un'idea dovette necessariamente farsela: nel caso in cui la star di Qualcuno Volò sul Nido del Cuculo avesse detto di no, il regista non avrebbe potuto permettersi certo il lusso di farsi trovare impreparato.
Uno dei casi più eclatanti di cinema che prende le distanze dall'opera originaria è sicuramente Shining: il film di Stanley Kubrick presenta parecchie e sostanziali differenze con il romanzo di Stephen King, che non a caso non si è mai dichiarato grande fan (eufemismo) del capolavoro del regista di Arancia Meccanica.
Stando ad un recente report di Deadline, il famoso attore e comico statunitense Ben Stiller sarebbe in trattativa per figurare nell'adattamento teatrale di Shining nel ruolo del protagonista Jack Torrance, reso immortale dalla leggendaria interpretazione di Jack Nicholson nel capolavoro di Kubrick.
Oggi sono passati 100 anni da quando è stata scattata l'iconica foto in bianco e nero che ritrae Jack Torrance nel finale di Shining, il capolavoro di Stanley Kubrick tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King con protagonista un leggendario Jack Nicholson.
Usciva nel 1980 il meraviglioso Shining di Stanley Kubrick, omonimo adattamento cinematografico del romanzo di Stephen King, anche se in verità si dovrebbe parlare molto più correttamente d'ispirazione che di diretta trasposizione, dato che le differenze tra libro e lungometraggio sono molte ed evidenti.
Che il rapporto tra Shelley Duvall e Shining non fosse stato dei migliori è cosa risaputa: l'attrice non ha mai realmente superato l'assurdo stress a cui fu sottoposta per entrare al meglio nel ruolo di Wendy Torrance. A conferma di ciò arriva la reazione di Duvall nel corso di una recente intervista.