La Voce racconta la storia di Gianni (Rocco Papaleo), un imitatore di grande talento la cui carriera si è arenata alle esibizioni nei locali notturni. Dotato di una straordinaria capacità di "rubare" la personalità di chi imita, ne riproduce perfettamente la voce diventando magicamente "l'altro". Per questo viene contattato dai "servizi segreti" che gli chiedono, per il bene del Paese, di fare alcune telefonate con "altre" voci in cambio di un futuro professionale migliore. Tuttavia, una volta entrato nel gioco, è difficile uscirne e Gianni si rende conto di essere implicato in uno o più omicidi. Tenta di sottrarsi, ma viene ricattato. Il suo già fragile equilibrio psichico peggiora, fino ad arrivare a un tragico quanto inevitabile finale.
Augusto Zucchi dirige un inedito Rocco Papaleo in salsa drammatica alle prese con una sorta di Alighiero Noschese destinato a finire in un losco affare di imitazioni telefoniche molto più grande di lui