Nightmute, Alaska: un luogo fantasmatico immerso in una luce perenne, scenario di un’estate ghiacciata in cui il sole non tramonta mai, rifrangendo i propri raggi sul biancore accecante della neve; d’altra parte il bianco, così come il suo estremo opposto, il nero, è per tradizione (anche cinematografica) un simbolo cromatico della morte. È il “sole di mezzanotte”, fenomeno che si verifica in prossimità del Circolo Polare Artico, a tenere sveglio il detective della polizia di Los Angeles Will Dormer, impersonato da un eccellente Al Pacino nel terzo lungometraggio diretto da Christopher Nolan: Insomnia, ovvero l’insonnia che affligge il detective Dormer, espressione di un tormento incalzante, dell’impossibilità di mettere a tacere le voci della propria coscienza. Inviato in Alaska per investigare sul brutale omicidio di una ragazza di diciassette anni, Kay Connell (Crystal Lowe), Dormer è un uomo sull’orlo del baratro, consapevole dei rischi di un’indagine degli Affari Interni che minaccia di concludere in maniera ignominiosa la sua carriera nella polizia.
Ancora oggi Insomnia è ricordato come uno dei migliori film di Christopher Nolan, ma non tutti sanno che l'esistenza del film, o per lo meno della versione concepita dall'autore di Tenet e Oppenheimer, è merito del regista Steven Soderbergh.
Insomnia è un film unico nella cinematografia di Christopher Nolan: il thriller, vietato ai minori, vede protagonista Al Pacino: proprio l'attore si rifiutò sul set di seguire i suggerimenti di Nolan.
Insomnia è, probabilmente, uno dei film meno ricordati di Christopher Nolan che della manipolazione del tempo e dello spazio ha fatto il suo marchio di fabbrica. La pellicola, che vede come protagonisti Al Pacino e Robin William conserva un particolare primato nella carriera del regista inglese.
Nightmute, Alaska: un luogo fantasmatico immerso in una luce perenne, scenario di un’estate ghiacciata in cui il sole non tramonta mai, rifrangendo i propri raggi sul biancor...