Speciale Victor Frankenstein

"Se avete amato il libro, odierete sicuramente il film": così Daniel Radcliffe presenta Victor Frankenstein, il nuovo progetto cinematografico di 20th Century Fox ispirato al lavoro di Mary Shelley.

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Quello di Frankenstein è un nome che richiama sempre tantissima attenzione: lo sa bene il mondo cinematografico che, nel corso degli anni, ha imparato a sfruttare il personaggio creato dalla mente di Mary Shelley in tantissimi modi diversi. Se ne sono studiati tutti i lati e le sfaccettature, adoperando i più variegati mezzi comunicativi, ma, a quanto pare, il mondo non è ancora stanco di sentire parlare di Frankenstein. Durante il panel del San Diego Comic-Con dedicato alle nuove uscite 20th Century Fox si è parlato anche di lui, quel Victor Frankenstein scritto da Max Landis e diretto da Paul McGuigan. La solita storia del mostro costruito con diverse parti umane? Questa volta no: il film si concentra invece sulla relazione tra Victor Frankenstein, interpretato da James McAvory, e il suo assistente Igor, uno stralunato Daniel Radcliffe.

Cosa dobbiamo aspettarci

Durante il panel di Victor Frankenstein, la 20th Century Fox ha mostrato ai presenti il primo trailer del film, un piacevole mix di umorismo e gotico, con interessanti effetti speciali sui mostri. Si parla di un uso massiccio di CG sia per quanto riguarda i fondali delle scene che per i mostri che interagiscono nel film, senza rovinare però le assolute atmosfere vittoriane della storia. Oltre al trailer è stata mostrata anche una piccola scena tratta dal film in cui Victor e Igor fanno una dimostrazione di una delle loro creature davanti a dei colleghi, con risultati grotteschi e ironici.
Non sappiamo ancora bene, quindi, che cosa aspettarci da questo progetto, ma per arrivare preparati al meglio alla sua distribuzione cinematografica, abbiamo raccolto le notizie più curiose e interessanti emerse durante il panel di presentazione del SDCC, alla quale erano presenti Paul McGuigan, James McAvoy e Daniel Radcliffe.

Relazione complicata

All'inizio del film Igor è gobbo e rispecchia in pieno le classiche descrizioni del personaggio. Ma la sua grande passione per la scienza e l'anatomia, fanno in modo che Victor si interessi professionalmente a lui e iniziano così a lavorare insieme, creando dei mostri. McGuigan descrive il film come una sorta di storia d'amore tra Igor e Victor, in cui ognuno ha bisogno dell'altro. "Igor è trattato come un sub-umano all'inizio del film, prima che Victor essenzialmente gli salvi la vita introducendolo ai suoi esperimenti. Il conflitto tra loro nasce quando Igor cerca di spiegare a Victor che ha perso la ragione", confessa Radcliffe. "Se avete mai desiderato vedere Daniel Radcliffe completamente sottomesso, in imbarazzo e manipolato da me... questo è il film giusto", scherza subito McAvoy.

Riabilitare l'originale

Il regista ha anche sottolineato come questo film voglia tornare alle origini: "Si tratta di riportare la fama del nome allo scienziato, Frankenstein", riferendosi all'errore dell'immaginario comune di riferirsi al mostro con questo nome. Il tema portante del lavoro di Mary Shelley non era tanto la creazione del mostro, quanto l'ossessione, sentimento sul quale il regista si è concentrato moltissimo lavorando a Victor Frankenstein. Il film dà a Victor una ragione per essere così pazzo e non si preoccupa di curarlo dalla sua ossessione: "Cerchiamo di mantenerlo pazzo per tutta la strada, fino alla fine". Ma tranquilli, secondo quando affermato da Daniel Radcliffe, non dobbiamo preoccuparci di perderci in una spirale di demenza e frustrazione: "Questo film è spudoratamente coinvolgente".

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