Speciale Top 5 Halloween movie

Dal sanguinario Michael Myers all'antologia horror prodotta da Bryan Singer, cinque dei migliori lungometraggi horror ambientati durante la notte di Halloween, tra streghe ed altre sanguinarie creature in azione!

Speciale Top 5 Halloween movie
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Siete pronti? Avete fatto scorta di dolci per la vostra serata del 31 Ottobre da trascorrere rigorosamente barricati tra le mura domestiche al fine di evitare tanto disgustose quanto pericolose creature pronte a succhiare via le vostre anime?
O forse, al contrario, siete proprio voi le disgustose creature che si aggireranno per le fumose strade metropolitane in cerca di qualche fanciulla non più vergine da strappare via al proprio ragazzo per trascinarla nello spaventoso ma, a suo modo, affascinante regno delle tenebre?
In qualunque modo stiano messe le cose, potreste intralciare il povero, tormentato Eric Draven de Il corvo in cerca di vendetta contro coloro che ne causarono la morte o, se siete più fortunati, l'animato Jack Skeletron del burtoniano Nightmare before Christmas.
Soltanto due dei protagonisti della folta filmografia dedicata ad Halloween, festività anglosassone che trae le proprie origini da ricorrenze celtiche e variante scozzese del nome completo All Hallows' Eve (la notte prima di Ognissanti).
Ma cerchiamo di indicare cinque dei titoli horror che meglio hanno saputo omaggiare la macabra ricorrenza da celebrare illuminati dalla luce della zucca intagliata derivata dal personaggio di jack-o'-lantern.

5• La vendetta di Halloween (2007)

Quinta posizione per l'esordio dietro la macchina da presa di Michael Dougherty, sceneggiatore di Superman returns, ma anche di X-Men 2 e del terzo Urban legend.
è proprio il Bryan Singer autore dei due citati cinecomic a figurare in qualità di produttore di questo intreccio di vicende horror ambientate la notte del 31 Ottobre, in mezzo a scorrazzanti, più o meno raccomandabili individui mascherati e ragazzini che vagano per le strade all'insegna di "dolcetto o scherzetto".
Vicende che, con un sapore generale tutt'altro che distante da quello che caratterizzò il mitico cinema della paura risalente agli anni Ottanta, tra violenza e liquido rosso spaziano da una Anna Paquin nei panni di una virginale Cappuccetto rosso nella sola attesa dell'arrivo del lupo cattivo di turno al Dylan Baker di Revolutionary road in quelli di un padre molto particolare.
Senza contare il Brian Cox di Manhunter - Frammenti di un omicidio impegnato ad incarnare una sorta di Scrooge trapiantato alla vigilia d'Ognissanti per vedersela con presenze ultraterrene decisamente più inquietanti e pericolose di quelle protagoniste del Canto di Natale dickensiano.
E non mancano neppure i morti viventi, con i quali si trovano ad avere a che fare alcuni ragazzi in vena di macabri scherzi... mentre una piccola, misteriosa figura infantile si aggira nel corso di un veloce già classico della vigilia di Ognissanti da schermo.

4• Halloween killer (2004)

Al quarto posto abbiamo quello che si è rivelato il gradito ritorno al cinema per Jeff Lieberman, autore de La sindrome del terrore e dell'eco-vengeance con vermi assassini I carnivori venuti dalla savana e assente dal grande schermo dai tempi di Videokiller, del 1988.
Ne è protagonista il piccolo Douglas Whooly, ovvero Alexander Brickel, il quale, morbosamente affascinato dal videogioco Satan's little helper (anche titolo originale del lungometraggio), si ritrova inconsapevolmente, la notte di Halloween, a fare da aiutante ad un pericoloso serial killer che egli crede essere il Diavolo in persona.
Ed è da questo esile ma geniale pretesto che, tra metafore ed attacchi alla moderna concezione di civiltà, si consuma un gioiellino dell'orrore a basso costo capace non solo di mostrare in che modo i bambini non riescano spesso a distinguere il gioco dal pericolo e, di conseguenza, la realtà dalla finzione, ma anche di ricordare che il male può nascondersi ovunque, anche nella più rassicurante delle divise.

3• Morte a 33 giri (1986)

Al terzo posto, un autentico cult horror rockeggiante spesso non molto gradito dalla critica, ma che i fan del genere continuano a guardare oggi con non poca sensazione di nostalgia, grazie anche all'apparizione dell'ex Black Sabbath Ozzie Osbourne nei panni di un sacerdote ed alla presenza di Gene Simmons (bassista dei Kiss) nel ruolo del dj che regala al nerd protagonista Eddie Weinbauer alias Marc Price qualcosa di veramente speciale.
Il dono in questione, infatti, altro non è che il disco ancora inedito dell'idolo heavy metal perito in un incendio Sammi Curr, che, incarnato dal compianto Tony Fields, si rimaterializza come sanguinario spettro capace di trasferirsi tramite l'energia elettrica una volta che il giovane suona al contrario il 33 giri.
E, se in un primo momento sembra quasi guidare Eddie nella sua personale vendetta da attuare contro i bulli della scuola che lo sbeffeggiano (tra cui il Doug Savant delle serie televisive Melrose place e Desperate housewives - I segreti di Wisteria Lane), non tarda a rivelarsi decisamente più pericoloso, soprattutto quando decide di manifestarsi al concerto scolastico di Halloween, con tanto di chitarra che lancia scariche elettriche per carbonizzare gli spettatori in maschera.
Mentre la splendida colonna sonora hard rock dei Fastway offre il suo fondamentale contributo a quello che, per determinati aspetti anticipatore del Sotto shock di Wes Craven, è stato l'esordio dietro la macchina da presa per Charles Martin Smith, attore in American graffiti e The untouchables - Gli intoccabili, nonché regista, molti anni più tardi, dei due L'incredibile storia di Winter il delfino.

2• La notte di Halloween (1985)

Al secondo posto mettiamo questo piccolo, poco conosciuto gioiellino televisivo diretto dal Jack Bender cui si deve, tra gli altri, il terzo La bambola assassina.
Con un ricco cast comprendente, tra gli altri, la figlia d'arte Shari Belafonte, lo startrekiano LeVar Burton, il Dick Van Patten del telefilm La famiglia Bradford e il Lee Montgomery interprete, da bambino, del rat-movie L'ultima carica di Ben e di Ballata macabra, si comincia il 31 Ottobre a Pitchford Cove, dove, nottetempo, un gruppo di giovani amici si reca nel cimitero locale per recitare una maledizione contenuta in un'antica pergamena rubata all'interno del museo storico del posto; senza immaginare, però, che ciò finisca per risvegliare streghe, morti e vampiri.
Da qui, attraverso un buon ritmo narrativo vengono miscelati in maniera piuttosto atipica zombie-movie, influenze dal videoclip Thriller di Michael Jackson (si pensi alla sequenza in cui succhiasangue e resuscitati ballano e cantano insieme) e un pizzico d'ironia.
Mentre una splendida colonna sonora di vecchi hit - spaziante da Devil or angel dei Clovers a Bad moon rising dei Creedence Clearwater Revival - non solo provvede a commentare efficacemente la romantica storia d'amore destinata a nascere tra il protagonista Phil e una misteriosa ragazza, ma contribuisce ad immergere il tutto in un'affascinante atmosfera che sembra quasi sospesa tra gli anni Cinquanta e gli Ottanta.

1• Halloween - La notte delle streghe (1978)

Al primo posto non poteva esservi altro che il capolavoro per eccellenza (nonché, forse, il miglior film horror della storia) firmato dal maestro della paura su celluloide John Carpenter, ambientato nella Haddonfield dove, colpevole a soli sei anni dell'uccisione della sorella, lo psicopatico Michael Myers evade adulto dal manicomio criminale per poi dedicarsi, con il volto coperto da una bianca maschera, allo sterminio di alcuni teen-ager nel corso della notte di Halloween.
Bianca maschera che il costumista del film ottenne modificandone una che raffigurava il viso del capitano Kirk della popolare saga fantascientifica Star trek e che si è trasformata nel simbolo di una lunga serie di successo, di cui questo capostipite diede ufficialmente il via al filone slasher, incentrato su omicidi ai danni di persone in uno spazio più o meno chiuso e precorso da classici del calibro di Reazione a catena - Ecologia del delitto di Mario Bava e Black Christmas - Un Natale rosso sangue di Bob Clark.
Capostipite ispirato sia ai primi lavori di Dario Argento (non a caso, la colonna sonora, per mano dello stesso Carpenter, non può fare a meno di richiamare alla memoria quella di Profondo rosso) che a La cosa da un altro mondo e all'hitchcockiano Psycho (tra l'altro, la Janet Leigh che finiva accoltellata sotto la doccia da Norman Bates era la madre della qui protagonista Jamie Lee Curtis). Con strangolamenti e coltelli da macellaio all'opera e l'indimenticabile Donald Pleasence nei panni del dottor Sam Loomis (altro riferimento a Psycho), che cerca di fermare l'omicida.