San Andreas, in prima tv il disaster movie con Dwayne Johnson

In prima visione su CANALE 5 il disaster movie con Dwayne Johnson in cui un devastante terremoto colpisce la California.

San Andreas, in prima tv il disaster movie con Dwayne Johnson
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E' possibile prevedere un terremoto? E quando avrà definitivamente luogo il più catastrofico di tutti, conosciuto come The Big One, che potrebbe scatenarsi in California conseguentemente all'elevato accumulo di energia nella Faglia di Sant'Andrea? Se nella realtà si spera che questo evento abbia luogo il più tardi possibile, al cinema la calamità è già bella che avvenuta nel 2015 con l'uscita nelle sale di San Andreas, disaster-movie a tema che ha ampiamente ripagato il consistente budget di 110 milioni di dollari con un incasso worldwide di quasi 500 milioni. Film basato su una trama dal classico sapore hollywoodiano vedente protagonista un nucleo familiare alle prese con l'avvento di uno sciame sismico di proporzioni mai viste prima che, da San Francisco a Los Angeles, devasta ogni cosa sul suo cammino. Ray Gaines, elicotterista dei vigili del fuoco prossimo al divorzio, si trova così impegnato nel tentativo di portare in salvo l'ex moglie e la figlia mentre un sismologo e una giornalista cercano di avvertire la popolazione della catastrofe in arrivo.

Ingenuo divertimento

Un'operazione a suo modo rassicurante San Andreas (in onda stasera alle 21.10 su CANALE 5 in prima visione tv), blockbuster che per atmosfere e linearità sembra uscito direttamente dagli anni '90. Un puro e ingenuo giocattolone, un pop-corn movie senza altre ambizioni di sorta se non quella di intrattenere per due ore di visione in cui gli effetti speciali, ottimamente realizzati, la fanno da padrone nascondendo tutte le forzature narrative di cui la sceneggiatura abusa costantemente per far sì che la tensione non venga mai meno. Un vero e proprio kolossal in cui nella trama non vi è mai limite al peggio, con situazioni di salvataggio rese sempre più complicate da crolli improvvisi in serie o da tsunami con onde alte decine di metri che devastano ulteriormente metropoli già completamente distrutte, il tutto naturalmente per condurre al tipico lieto fine intriso di retorica americana con tanto di bandiera a stelle e strisce in bella mostra. Il regista Brad Peyton, che aveva già lavorato con il protagonista Dwayne Johnson in Viaggio nell'isola misteriosa (2012), non va troppo per il sottile nel mettere in scena una vicenda priva di reali sussulti, ma ha il merito di costruire senza troppi fronzoli una meccanica filmica ben studiata per il pubblico di riferimento che, tra esplosioni in serie e salvataggi all'ultimo minuto, avrà l'occasione di spegnere il cervello per due ore senza troppe paturnie.

The Big Rock

Se l'obiettivo minimo può quindi dirsi riuscito non si può comunque soprassedere in fase critica sulle succitate deficienze nella caratterizzazione dei personaggi, demerito ancora maggiore soprattutto considerando l'eterogeneo cast assemblato per l'occasione. Se Paul Giamatti, l'interprete più dotato del roster, è sprecato in un ruolo sì fondamentale ma in fin dei conti secondario, il carisma di The Rock e la magnetica bellezza di Alexandra Daddario sono vittime di dinamiche familiari e romantiche che lasciano il tempo che trovano nello stanco reiterarsi di riavvicinamenti dovuti soltanto al corso degli eventi, come se un disastro di gigantesca portata sia realmente in grado di aggiustare una difficile situazione matrimoniale e/o genitoriale, con tanto di eliminazione gratuita del terzo incomodo. Anche i vaghissimi istinti di genere, con la sequenza di sciacallaggio in cui marito ed ex-moglie sono vittima per un istante di criminali dell'ultim'ora, sono appena accennati lasciando il palcoscenico ai tonitruanti effetti speciali, spesso sorretti dall'altrettanto enfatica colonna sonora, centro e cuore pulsante di una pellicola tutta incentrata sul divertente e innocuo fracasso.

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