Speciale Round Table con Adrien Brody

Intervista ad Adrien Brody, protagonista di Predators

Speciale Round Table con Adrien Brody
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Terminata la conferenza stampa di presentazione di Predators, abbiamo avuto modo d'incontrare il protagonista Adrien Brody per continuare a parlare del film e di questa sua esperienza nel cinema d'azione. Prima di cominciare, però, siamo stati avvertiti del fatto che l'attore non avrebbe risposto a domande riguardanti il travagliato Giallo di Dario Argento, del quale è stato nel 2009 produttore e interprete.

Adrien predatore e preda

Come è stato calarsi in un ruolo come questo di Predators?

Adrien Brody: Mi sono concentrato sulla creazione di un personaggio basato sulla realtà. Ho studiato testi militari e paramilitari, gli aspetti tecnici - come, per esempio, la creazione di trappole - e mi sono isolato molto con le filosofie orientali. Ovviamente, ho fatto anche molto allenamento fisico, ma, soprattutto, ho cercato d'immergermi nella figura del lupo solitario.

Con gli altri componenti del cast, come avete imparato a maneggiare quelle armi così grandi e pesanti?

Adrien Brody: Io mi sono allenato moltissimo con le armi, anche perché, se sei un attore, devi essere abile nel maneggiarle. E' frequente che nei film ti chiedano l'uso delle armi, quindi è importante che tu le sappia usare, come pure è importante conoscere le arti marziali. Oltretutto, del film originale mi colpì proprio la potenza di fuoco delle armi.

Può darci una sua opinione sulla prospettiva morale del film?


Adrien Brody: Ovviamente, non avendo scritto io la sceneggiatura non posso dirne le intenzioni. I protagonisti del film sono personaggi costretti a diventare delle prede, ci si può leggere quello che volete, ma non credo che fosse intenzione degli autori far arrivare al pubblico una prospettiva morale. Per me, l'importante era non trasformare in qualcosa di glamour un uomo che ha rinunciato a molte delle proprie qualità.

Quanto ha pesato sul risultato finale del film la presenza di Robert Rodriguez in qualità di produttore?

Adrien Brody: Robert è stato parte integrante del processo creativo del film, è stato coinvolto molto, anche se ha dato a Nimród molta libertà. Oltretutto, è stato coinvolto parecchio anche per quanto riguarda il marketing, perché pare se ne intenda non poco.

Prima di girare questo film, conosceva i precedenti lavori di Nimród Antal?

Adrien Brody: Sì, li conoscevo, oltretutto io ho amato Kontroll.

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