Ricordando Audrey Hepburn, cinque ruoli cult che l'hanno vista protagonista

Il 4 maggio 1929 nasceva a Bruxelles Audrey Hepburn, all'anagrafe Audrey Kathleen Hepburn Ruston, una delle attrici più amate di sempre.

Ricordando Audrey Hepburn, cinque ruoli cult che l'hanno vista protagonista
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Il 4 maggio 1929 nasceva a Bruxelles Audrey Hepburn, all'anagrafe Audrey Kathleen Hepburn Ruston, che sarebbe diventata nel corso dei decenni una delle attrici più amate e apprezzate nel panorama hollywoodiano, imitata da vecchie e nuove generazioni, nonché una tra le più grandi star della storia del cinema. Icona di stile ed eleganza, Audrey Hepburn è stata attivissima tra gli anni '50 e '60, periodo in cui ha lavorato con attori della Hollywood Golden Age del calibro di Humphrey Bogart, Gregory Peck, Cary Grant e Peter O'Toole. Nel corso della sua carriera ha vinto un Oscar, tre Golden Globe, un Emmy, quattro Bafta, un Grammy, due Tony Award e tre David di Donatello. I suoi aforismi hanno fatto scuola, tanto da essere tra i più citati nei social network.

Audrey Hepburn non fu attiva solo in campo artistico, ma anche nel sociale. Quando negli anni '70 decise di lavorare di meno per dedicarsi alla famiglia, l'attrice si impegnò con l'UNICEF in diverse missioni umanitarie; nel 1988 l'organo la nominò ambasciatrice, una carica e un impiego che proseguì fino alla sua morte avvenuta il 20 gennaio 1993. Indubbiamente, col passar degli anni, Audrey Hepburn ha avuto un grandissimo impatto culturale, tanto da essere celebrata e ricordata soprattutto dopo la sua morte. Tutti conoscono la sua Holly di Colazione da Tiffany, o il ruolo della Principessa Anna in Vacanze Romane, che le è valso l'Oscar; questi sono solo due dei suoi cinque ruoli cult che vogliamo ricordare in questo speciale per celebrare l'anniversario della sua nascita.

Vacanze Romane (Principessa Anna)

"All'inizio, recitò la scena del copione, poi si sentì qualcuno gridare "Taglia!", ma le riprese in realtà continuarono. Lei si alzò dal letto e chiese, "Com'era? Sono andata bene?". Si accorse che tutti erano silenziosi e che le luci erano ancora accese. Improvvisamente, si rese conto che la cinepresa stava ancora girando... Aveva tutto quello che stavo cercando, fascino, innocenza e talento. Inoltre era molto divertente." William Wylder, regista di Vacanze Romane, ricorda così il provino della Hepburn nel 1952. Il ruolo della sofisticata ma ingenua e malinconia principessa convinse tutti, anche Gregory Peck, che scommise proprio su di lei agli Oscar - previsione che si avverò, dato che Audrey Hepburn vinse la statuetta come Miglior attrice protagonista nel 1954.


Sabrina Fairchild (Sabrina)

"Qui ho imparato a vivere. Ho imparato a essere qualcosa di questo mondo che ci circonda senza restare lì, in disparte a guardare. Sono certa che ora non la fuggirò più la vita... e neanche l'amore." Vacanze Romane fece conoscere Audrey Hepburn al grande pubblico, mentre Sabrina la consacrò definitivamente a Hollywood. Elegante nei suoi vestiti impeccabili, confenzionati personalmente per lei dallo stilista francese Givenchy - con cui stabilì un duraturo sodalizio - la sua Sabrina si muove con stile tra due stelle come Humphrey Bogart e William Holden, che recitano nel ruolo di due fratelli innamorati della figlia dell'autista. Sabrina lanciò la Hupburn di nuovo verso gli Oscar - anche se stavolta non fece il bis.

Jo Stockton (Cenerentola a Parigi)

"Perde tutto il suo tempo a fotografare stupidi abiti addosso a stupide donne. Lo sa? Quasi tutti pensano che siano begli abiti su belle donne. Al massimo sono bellezze sintetiche... Gli alberi sono belli: perché non fotografa gli alberi?" Nel 1957 arrivò il film della svolta: Cenerentola a Parigi (titolo originale Funny Face) diede all'attrice britannica l'opportunità di mettere in pratica i suoi studi di danza. Condivise la scena con Fred Astaire, interpretando una timida bibliotecaria che odia la vita mondana ma che viene scelta come nuovo volto da una prestigiosa rivista di moda: insieme si scatenano in duetti orecchiabili e balletti colorati. Ancora una volta, i vestiti indossati dalla Hepburn sono firmati Givenchy.

Holly Golightly (Colazione da Tiffany)

"Se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany... comprerei i mobili e darei al gatto un nome!" Impossibile non citare Colazione da Tiffany, uno dei film più iconici di Audrey Hepburn, che con Holly Golightly s'impose nella cultura di massa interpretando una donna audace, indipendente ed estroversa, ruolo che l'attrice considerò tra i più difficili perché "sono un'estroversa", come confessò nel corso di un'intervista. Cult la scena d'apertura con la protagonista in tubino nero che si ferma davanti la vetrina del negozio Tiffany consumando una rapida colazione.

Eliza Doolittle (My Fair Lady)

"È bello navigar tra i sogni e la realtà, leggera come un fior." Ruolo altrettanto famoso fu quello della sboccata fioraia Eliza Doolittle in My Fair Lady, secondo musical (dopo Cenerentola a Parigi) della Hepburn. A differenza del precedente, qui le parti cantate dell'attrice vennero doppiate, un fatto che la fece infuriare. Nel film, solo poche frasi di un paio di canzoni sono effettivamente cantate dalla vera voce di Audrey Hepburn. Il ruolo di Eliza fece fioccare critiche positive da parte della critica, tanto che l'attrice ottenne una candidatura al Golden Globe e vinse il terzo David di Donatello.