Speciale Quando i cinefumetti fanno flop

Un rapido sguardo a quei cinefumetti che non hanno successo al botteghino

Speciale Quando i cinefumetti fanno flop
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Il genere del "cinefumetto" è sempre stato considerato una miniera d'oro. Studios e produttori hollywoodiani hanno fatto a gara, negli anni, per accaparrarsi i diritti dei personaggi più amati, dei fumetti più impensabili, delle storie più incredibili. Come dicevamo, una vera e propria miniera d'oro che ha portato, nel corso del tempo, numerosi successi al botteghino. Solo il 2012 vede ben due cinefumetti miliardari: The Avengers e Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno. Non è un caso, dunque, se il genere ha preso piede dal 1998 in poi, quando un piccolo film titolato Blade ha dimostrato che i fumetti al cinema piacciono e anche molto. I successivi X-Men e Spider-Man hanno rafforzato quest'idea e l'incasso triplicato di Blade II ha fatto il resto: fumetti e cinema potevano co-esistere, unirsi, divenire una sola cosa. Un genere che avrebbe permesso ad ogni film di non fallire (il successo di Blade, un personaggio assai minore nell'universo Marvel, aveva insegnato). Quel che gli studios e i produttori hollywoodiani non misero in conto è che, in realtà, potevano fallire, per svariati motivi, e Dredd, il reboot sul Giudice Dredd, è solo l'ultimo di una lista interminabile di cinefumetti che dal 1998 ad oggi hanno fallito miseramente al botteghino. Perché? Analizziamoli nel dettaglio.

I Flop

Nel corso degli anni sono stati molti i cinefumetti che hanno floppato al botteghino e per svariati motivi. Uscito nel 2004 (dopo l'invasione di Blade, X-Men, Spider-Man, Daredevil e persino Hulk), The Punisher avrebbe dovuto portare una ventata d'aria fresca ad un genere che vedeva per lo più eroi con superpoteri. Diretto da Jonathan Hensleigh ed interpretato da Tom Jane e John Travolta, il film finì per recuperare a malapena il suo budget in madrepatria e ad incassare solo 54 milioni nel mondo. Motivo? La pellicola della Marvel ebbe la sfortuna di uscire lo stesso giorno di Kill Bill - Volume 2 di Quentin Tarantino ed avere lo stesso target di pubblico. Punito al box office, ma non all'home video: il film si è poi rifatto sul mercato domestico. Ma non è stato abbastanza.Solo qualche mese dopo arriva Catwoman di Pitof, reinvenzione totale del personaggio della Dc Comics portato al successo da Michelle Pfeiffer in Batman - Il Ritorno. Qui a dare il volto all'eroina c'è Halle Berry, già famosa per incarnare Tempesta nel franchise di successo della Marvel X-Men. L'attrice avrebbe voluto un franchise con lei protagonista (la saga degli X-Men era troppo incentrata su Wolverine) ma ha sbagliato di grosso. Critiche feroci e Cinemascore bassissimo, il film finisce per incassare 40 milioni in USA e 41 nel resto del mondo: 82 milioni finali, non riuscendo nemmeno a recuperare i costi di produzione (100 milioni). La Berry tornerà, con "la coda tra le gambe", al franchise della Marvel chiedendo (e ottenendo) più screen time per il terzo episodio, X-Men - Conflitto Finale.2005. Il discreto successo di Daredevil ha portato la Twentieth Century Fox a dare uno spin-off solo ad Elektra, interpretata da Jennifer Garner. Poco appeal e quasi assente il fascino del personaggio originale dei fumetti, il film di Rob Bowman finisce per floppare al botteghino. Solo 24 i milioni incassati in USA con ben 43 milioni di budget dichiarati. Grazie agli incassi internazionali, l'eroina della Marvel finisce la sua corsa con 56 milioni ma chiude le porte al suo personaggio (e a quello di Daredevil) al cinema.Arriva il 2008, ottima annata per i cinefumetti. Iron Man si rivela un successo a sorpresa, Il Cavaliere Oscuro supera il miliardo e si grida al capolavoro, L'incredibile Hulk rilancia il personaggio al cinema ed Hellboy II - The Golden Army viene accolto a braccia aperte dai fan del fumetto. Senza contare l'uscita di Wanted che diventa un piccolo cult di successo in poco tempo. Peccato che la Lionsgate decida di posizionare i suoi due cinefumetti per Natale. Rimandato da settembre alle feste natalizie, il reboot Punisher - Zona di guerra viene totalmente ignorato dal pubblico americano portando a casa solo 8 milioni di dollari: un risultato misero per il film che avrebbe dovuto rilanciare il personaggio della Marvel! Lo scarso marketing (quasi nullo, ma è un problema dello studio a quanto pare, come vedremo più avanti) e una data di uscita poco adatta, portano il film di Lexi Alexander a soli 10 milioni di dollari finali a fronte di un budget di 35 milioni. Finisce l'avventura del Punitore al cinema e i diritti tornano alla Marvel. Solo qualche settimana dopo, arriva The Spirit di Frank Miller. Il marketing è più martellante ma l'uscita natalizia e il passaparola negativo fanno incassare al film solo 39 milioni di dollari totali: la Lionsgate si dirà alquanto delusa dalla performance del film nei mesi successivi.Jonah Hex, tratto da uno dei personaggi minori della Dc Comics, viene letteralmente "sabotato" in fase di pre-produzione e produzione e il risultato finale non è dei migliori. Il pubblico se ne rende conto e lo "premia" con soli 10 milioni totali al box office con ben 47 milioni di dollari di budget: è un flop. Sempre Dc Comics, sempre Warner Bros., lo stesso anno vede l'uscita di The Losers al cinema. Poche aspettative e un budget irrisorio (25 milioni) portano il film ad incassare solo 29 milioni di dollari a fine corsa. Una delusione. Pellicola ambiziosa e di tutt'altra pasta, Scott Pilgrim Vs. The World di Edgar Wright con Michael Cera conquista i fan, il pubblico e la critica. Ma non abbastanza. Sono 47 i milioni incassati alla fine e con un budget di 60 milioni dichiarato, il film non riesce nemmeno nell'obiettivo di recuperare i costi di produzione. A giugno 2011 la Warner Bros. ritenta a lanciare un personaggio della Dc Comics che non sia Batman ma non sia nemmeno Superman. Esce Lanterna Verde di Martin Campbell, con Ryan Reynolds e Blake Lively. Le critiche del pubblico non sono buone, il film viene universalmente distrutto. Sono 219 i milioni incassati a fine corsa con un budget che oscilla tra i 200 (dichiarati) e i 300 (più realistici). E' un flop e fa bloccare momentaneamente tutti gli altri progetti incentrati sugli altri eroi della Dc Comics che non siano Batman e Superman. Ma il 2011 vede anche l'uscita di Cowboys & Aliens dal regista dei due Iron Man, Jon Favreau. Non basta un buon marketing, la pellicola non piace al pubblico: 174 milioni di dollari alla fine, a fronte di un budget di 163 milioni dichiarati.Ultimo ma non ultimo, Dredd. Uscito in questi giorni negli USA, il reboot sul Giudice Dredd non sembra aver incontrato l'interesse del pubblico americano. Nonostante le critiche più che positive, il marketing pressoché nullo (è un film Lionsgate), la pellicola incassa solo 6 milioni di dollari nel suo primo week-end di programmazione. Faticherà a recuperare i costi di produzione (50 milioni di dollari), dicendo così addio alla possibilità di vedere un sequel.

Le delusioni

Un film non deve per forza floppare per bloccare la possibilità di sequel o portare gli studios hollywoodiani a rivedere il loro modus operandi per capire dove hanno sbagliato. Sono numerosi i casi di film che hanno avuto un discreto successo al botteghino ma sono risultate comunque delle delusioni per i produttori. E' il caso di Hulk di Ang Lee. Datato 2003, il film incassò solo 132 milioni in madrepatria e 245 totali. La Universal Pictures bloccò il sequel immediatamente delusa dal risultato discreto al box office, per riprendere il personaggio solo anni dopo con un semi-reboot.Costato 78 milioni, Daredevil di Mark Steven Johnson portò nelle tasche della Twentieth Century Fox 102 milioni di dollari dai cinema USA e 179 milioni totali in tutto il mondo. Un risultato piuttosto discreto per un film su un supereroe che porterà lo studio a procedere lentamente con un sequel (che mai verrà realizzato) e dare solo uno spin-off ad Elektra (un flop, come abbiamo visto poco sopra). Ghost Rider, dello stesso regista, riesce a portare a casa 228 milioni di dollari totali alla Sony Pictures ma è un successo cosi discreto da portare lo studio ad andare abbastanza cauto sulla produzione di un sequel. Ghost Rider - Spirito di Vendetta esce solo nel 2012 (cinque anni dopo il primo), e vede un cambio in cabina di regia (Mark Neveldine e Brian Taylor al posto di Mark Steven Johnson). Un budget dimezzato riesce nell'intento di far aver successo ad una pellicola molto criticata: 132 milioni totali a fine corsa. Un successo, comunque, discreto che difficilmente porterà alla produzione di un terzo episodio.La leggenda degli uomini straordinari, tratto dal celebre graphic-novel di Alan Moore, porta 179 milioni di dollari alla Twentieth Century Fox ma il pochissimo incasso americano (66 milioni di dollari) delude lo studio. Stesso discorso per Blade: Trinity, diretto da David S. Goyer, che racimola 128 milioni in tutto il mondo ma solo 52 milioni in america. La New Line Cinema non è felice del risultato e le varie idee per sequel e spin-off vengono accantonate. Watchmen, anche questo tratto da un graphic novel di Moore, e diretto da Zack Snyder, costa 130 milioni di dollari. Difficile da pubblicizzare, la pellicola finisce la sua corsa a 185 milioni in tutto il mondo ma i soli 107 milioni incassati in madrepatria portano la Warner Bros. Pictures a rimanere scottata dall'operazione. I Fantastici 4 & Silver Surfer, invece, complici anche le critiche piuttosto negative, incassa bene (289 milioni di dollari) ma non abbastanza da spingere la produzione a realizzare un terzo episodio: ora la Fox prepara il reboot. Doccia gelata anche per L'incredibile Hulk dei Marvel Studios: solo 263 milioni a fine corsa in tutto il mondo. Il ricordo del precedente capitolo è ancora vivo nella mente degli spettatori ma non è un flop quanto una delusione. Alla fine un terzo film potrebbe arrivare comunque grazie al successo del personaggio in The Avengers.

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