Speciale Oldboy: Top Ten Martellante

Tutti i martelli più famosi del cinema!

Speciale Oldboy: Top Ten Martellante
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È l'arma che contraddistingue il Dio del Tuono, quel martello che può essere impugnato e lanciato solo da colui che ne è davvero degno, e che in mani sbagliate chissà quale squilibrio universale produrrebbe... È davvero grosso e importante, e a volte ricorda anche La spada nella roccia, come nel primo capitolo del franchise di Thor, ed è l'emblema di questo semidio, supereroe, innamorato e gentile quanto forte e rude. Certo, non va per il sottile, non ha il cervello di Tony Stark, e l'oggetto in questione lo dice subito. Lo vedi e pensi “Ecco qua, questo tizio mena duro”.
È l'oggetto in sé, che raramente ti fa pensare che chi hai davanti stia per attaccarci un quadro. No, sul grande schermo il martello ha uno scopo ben preciso. E non solo Thor lo utilizza a dovere. Per questo ci siamo sbizzarriti a trovarne una decina, di martellatori. Che no, non sono DJ di musica house. Purtroppo ne abbiamo dovuti escludere alcuni, un elenco di dieci non è esaustivo... ci dispiace soprattutto per Sherlock Holmes, per la divertente scena in cui il detective cerca di abbattere l'energumeno di turno con un martelletto mentre questi impugna una mazzetta grossa quanto lui... Ma tant'è: eccovi la top ten più martellante degli ultimi anni al cinema.

10 - Kill List

Lo piazziamo all'ultimo posto solo perché non è uscito sugli schermi italiani, ma Kill List, del britannico Ben Weathley, contiene una delle scene di esecuzione più crude degli ultimi cinque anni. Pornografi minorili, pedofili, politici corrotti e invasati che compiono sacrifici umani... questa è la lista che l'ex soldato Jay, tornato da Kiev con problemi personali irrisolti, deve completare e “terminare” dopo essere stato assoldato come killer. E quando ti trovi davanti certi soggetti, è difficile mantenere la calma. L'uccisione a martellate, di fronte al computer contenente il “reato” è un'escalation di sofferenza tutta mostrata. Potete scoprire il film su internet: la scena in questione, stranamente non censurata, è anche su YouTube.

9 - Casinò

Ecco come tratta i bari Robert “Ace” DeNiro in Casinò di Martin Scorsese. Una volta beccati devono capire chi comanda e, sebbene il biondo possa tornarsene a casa sulle sue gambe, una bella martellata sulla mano che utilizzava per fregare il Casinò non gliela toglie nessuno. Ovviamente Ace è un elegantone, uno che indossa le camicie abbinate alle scarpe di vernice e che si fa la manicure nella sua vestaglia in seta rosa. Figuriamoci se si sporca le mani con quella feccia... No, la martellata sulla mano lui la ordina e basta. E poi si gode la scena.

8 - Ralph Spaccatutto

Be', qui il martello è utilizzato per aggiustare, non per rompere. Quel guastafeste precisino di Fix-it Felix è il buono/cattivo della situazione e tutti gli vogliono bene perché lui aggiusta le cose. Come Thor, anche lui ha ricevuto il suo martello per diritto di nascita. Facile per il figlio di papà che ha un bell'appartamento in un attico... Ma noi ovviamente tifiamo per chi “spacca”.

7 - Django Unchained

Da molti è considerata la miglior scena di tutto il film, forse perché l'interpretazione magistrale di Leo DiCaprio surclassa tutte le altre. Fatto sta che quando Calvin Candie minaccia di spaccare la testa di Broomhilda a martellate la tensione si taglia con il coltello. Di certo il ricco manigoldo non sa con chi ha a che fare e quanto sconterà questo atto, più di tutto il resto... ma intanto il martello resta protagonista e tornerà anche in scena...

Misery non deve morire

Diciamocelo: quando mai ricapiterà alla sciatta e noiosa Annie Wilkies di avere un uomo affascinante e di successo nella sua casa? Perciò quando Paul Sheldon tenta di scappare da quella pazza furiosa che vuole a tutti i costi che lui faccia “resuscitare” il suo personaggio più famoso e mieloso, e ha pure la bella idea di far scoprire il suo tentativo, si prende ciò che merita. Un bel ceppo tra le gambe e un paio di mazzettate sulle caviglie. Il gioco è fatto. Caro Paul, la tua vita è ormai al fianco di questo amorevole donnone dalla pettinatura uguale a quella delle gemelle di Shining e il guardaroba riadattato dai vestiti da lavoro di un minatore. Katy Bates in una delle sue più memorabili interpretazioni, unica donna ad essersi meritata un posto in questa classifica. Applauditela e non fatela arrabbiare...

Pink Floyd: The Wall

Impressa indelebilmente nella memoria collettiva (anche perché poi fu estratta per il videoclip) la scena dei martelli marcianti nel film di Alan Parker del 1982. Militaresca, assoluta e assolutista, inquietante fin nel profondo dell'animo. Date un martello a quei cartoonist ed ecco cosa ne vorranno fare: un capolavoro assoluto dell'animazione adulta, prima della Pixar e prima che tutto l'Occidente amasse Miyazaki. A nessuno sarebbe mai saltato in mente di chiamarlo “cartone animato per bambini”. Il significato e il valore dell'opera sono patrimonio dell'umanità.

Drive

C'è da ammetterlo: qui il martello viene effettivamente utilizzato per piantare bene un chiodo. Peccato che non sia in un muro, ma in una testa dura che non ha capito con chi ha a che fare. Memorabile anche la scena precedente, con Ryansexy legsGosling che cammina in corridoio, martello alla mano ed espressione impassibile. Quella che ha fatto mettere in discussione la sua interpretazione, di fatto però entrata nelle scene leggendarie del cinema dell'ultimo decennio.

3 - The Chaser

La Corea del Sud ha prodotto molti omicidi con pezzi di ferramenta ultimamente... sarà perché è un paese fortemente industriale o perché la gente non va tanto per il sottile... Fatto sta che in The Chaser è presente una delle più poetiche scene di assassinio brutale del cinema recente. Il killer che continua a martellare il corpo e il cranio della bella vittima, tra schizzi di sangue al rallenty, mentre il detective corre inutilmente, incapace di salvare quella povera ragazza. I primissimi piani sul volto di lei, mentre il suo carnefice infierisce ancora e ancora, compiaciuto in mezzo a quel rosso che lo ricopre sempre più, nemmeno fosse Pollock.

2 - Seed

Sempre sia lodata la perversione di Uwe Boll. Sulla qualità dei suoi film si può discutere all'infinito, tra amanti e detratori del suo cinema, ma di certo lui sa come portare i violenti sul grande schermo, con quei bei classiconi intramontabili che però sono solidi come mattoni, se ben raccontati. E qui l'energumeno con il volto coperto e la salopette da lavoro è degno protagonista di una scena in crescendo, probabilmente tratto da migliaia di incubi di bambini americani. La donna - non la bella figliola giovane e un po' scema di turno, ma una quantomai burrosa signora di mezza età - è legata alla sedia, cosciente, e il teasing a cui la sottopone il suo carnefice ha un ritmo quasi erotico. Di certo lui si eccita a usare il suo martello prima piano, poi sempre più forte sul corpo di lei. E noi, che già sappiamo come andrà a finire, non possiamo evitare di piantare le unghie nei braccioli della poltrona del cinema per la tensione.

1 - Oldboy

Sta in cima alla lista. Perché se pensiamo a un martello al cinema è probabilmente l'immagine che viene per prima in mente, insieme a quella di Thor. Perché il martello è talmente importante e protagonista qui da stare anche nella locandina, più al centro della faccia del protagonista umano. Perché con questo film, capitolo di mezzo della Trilogia della Vendetta, Park Chan-wook è diventato un'istituzione. Forse anche più di quanto meriti. Perché finalmente è in arrivo il suo remake a stelle e strisce e speriamo che non deluda. Fatto sta che tutto il film è riassunto nelle parole della canzone di Rita Pavone, alla fine e con poca gloria: “Datemi un martello / Che cosa ne vuoi fare? / Lo voglio dare in testa a chi non mi va”. E giù le mani da sua figlia. E anche da quella di Liam Neeson...

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