Lincoln, Solo gli amanti sopravvivono, Shakespeare in love: film in tv

Cosa propone la serata di oggi, martedì 14 febbraio? La prima tv Lincoln, Solo gli amanti sopravvivono e Shakespeare in love.

Lincoln, Solo gli amanti sopravvivono, Shakespeare in love: film in tv
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Archiviata la kermesse sanremese i palinsesti italiani tornano alla più quieta normalità, ma non mancano nuove prime tv neanche nella serata di oggi, martedì 14 febbraio. Questa volta è proprio l'emittente pubblica, tramite RAI3, a trasmettere per la prima volta in chiaro Lincoln, biopic di Steven Spielberg interpretato dal grande Daniel Day-Lewis, con ora di inizio alle 21.15. In seconda serata, per celebrare a dovere il giorno di San Valentino, due film romantici molto diversi fra loro: alle 23.05 su RAI4 è il turno del vampiresco e tormentato amore di Solo gli amanti sopravvivono, firmato dal maestro Jim Jarmusch, mentre alle 00.10 su RETE4 va in onda Shakespeare in love, piccolo cult vincitore di ben 7 premi Oscar.

Shakespeare in love

Londra, estate del 1593. William Shakespeare, talento in ascesa del teatro elisabettiano, sta vivendo un periodo di crisi creativa e non riesce a concludere la sua ambiziosa ultima opera, Romeo ed Ethel, la figlia del pirata. L'incontro con la bella Lady Viola, aspirante attrice travestita in incognito da maschietto (giacché la recitazione ai tempi era proibita alle donne), darà al Bardo di Albione la definitiva ispirazione, ma il nascente amore tra i due dovrà superare diversi ostacoli. Un film tanto furbo quanto gradevole, il cui esagerato successo di pubblica e di palmares non deve far comunque passare in secondo piano l'originale reinvenzione del popolare personaggio, qui ben trasportato su un impianto da commedia romantica post-moderna colorata e assai piacevole da guardare. Shakespeare in love è un film vivace e incalzante, ruffiano quanto basta per far presa sul grande pubblico, cui donano la giusta verve le frizzanti interpretazioni di Joseph Fiennes e Gwyneth Paltrow, senza dimenticare la partecipazione della grande Judi Dench che, per un "cameo lungo" di soli 8 minuti nei panni della Regina Elisabetta, si è aggiudicata l'Oscar come miglior attrice non protagonista.

Lincoln

Gennaio 1865. Nelle fasi successive alla fine della Guerra di secessione, il Presidente Abraham Lincoln (al suo secondo mandato) è determinato ad ogni costo a far approvare il 13° emendamento che abolirebbe di fatto la schiavitù. Ma l'ardua battaglia alla Camera dei Rappresentati per ottenere i voti necessari fu molto più ardua del previsto, trasformandosi ben presto in un gioco di ricatti ed inganni politici in una vera e propria lotta contro il tempo. Steven Spielberg trasporta i mesi conclusivi della vita di una figura mitica e sempre attuale con un'opera dai toni commerciali ma dall'intensa impronta civile, ripercorrendo i binari tipici del suo cinema pensato sì per il grande pubblico ma sempre intriso di un'anima sottotesto ben più profonda della media. Con Lincoln dà vita ad una narrazione organica che mette sul piatto sia gli sfaccettati lati introspettivi dell'Uomo dietro la carica, sia i magheggi e gli interessi di cui la politica vive sin da sempre. Due ore e mezza che poggiano sulla sontuosa interpretazione di Daniel Day-Lewis, purtroppo fortemente penalizzata nella versione italiana dall'inascoltabile doppiaggio di Pierfrancesco Favino.

Solo gli amanti sopravvivono

Adam è un musicista che vive in quasi totale isolazionismo nella sua casa di Detroit, la bionda Eve è la sua amante ora stanziata a Tangeri, tra libri antichi di ogni provenienza. Quando l'uomo cade in un forte stato di depressione, la donna lo raggiunge: la forza del loro legame è infatti indissolubile, giacché i due non sono esseri umani ma vampiri che si amano da secoli. Jim Jarmusch fa incursione negli archetipi horror dando vita ad una struggente ed intensa fiaba romantica capace di riflettere sulla vacuità dei nostri tempi, ambientando la vicenda in una città simbolo quale la "abbandonata" Detroit. Ne esce un'opera deliziosa e sensuale, pervasa di un patinato ma coinvolgente erotismo (complici le efficaci performance di Tom Hiddlestone e Tilda Swinton) e non priva di gustosi istinti di genere, messa in scena con un'eleganza stilistica di prim'ordine che regala uno spettacolo suggestivo ed emotivamente avvolgente. E in .Solo gli amanti sopravvivono i veri "mostri" non sono i due succhiasangue, ma un'umanità sempre più cieca e sorda al sentimento.

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