Speciale Last Night - Conferenza Stampa

La conferenza stampa del film di apertura del Festival Internazionale del Film di Roma.

Speciale Last Night - Conferenza Stampa
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Ad aprire ufficialmente la quinte edizione del Festival Internazionale del Film di Roma arriva Last Night, se vogliamo il più hollywoodiano dell'inera kermesse, scritto e diretto da Massy Tadjen. È la stessa regista, accompagnata da una elegantissima Keira Knightley, l'esuberante Eva Mendes e l'affascinante Guillaume Canet a gettare luce su questo film molto intimo e controverso, il cui tema centrale può essere ridotto a quello della fedeltà e delle tentazioni.

Cast stellare

Lui alla fine tradisce e tradisce anche molto bene, senza farsi scoprire. Lei invece, nonostante tutto, non lo fa. Questa diversa scelta serve a rimarcare le differenze tra i due?
MT: Si, ovviamente. Anche se nel film noi non giudichiamo le scelte che fanno. Vediamo tutto attraverso gli occhi dei personaggi e presentiamo una situazione che mette a disagio entrambi. Sono tutti in difficoltà, quindi non c'è nessuna linea di demarcazione tra la scelta giusta e quella sbagliata.

Eva, lei è sempre molto sensuale nei film che gira. Ha mai pensato di mettersi alla prova con un ruolo comico?
EM: Si certo. Amo la comicità e in realtà ho già rivestito un ruolo del genere in un film. Si chiama The Other Guys. In realtà in questo film abbiamo cercato di limitare al massimo la sensualità del mio personaggio: ha sempre i capelli raccolti e l'abbigliamento non è molto provocante. Non volevamo che fosse la sua sessualità prorompente a tentare Michael.

Soprattutto nella parte iniziale il film ricorda molto Eyes Wide Shut di Kubrick. Si tratta di un omaggio o è solo un caso?
MT: Eyes Wide Shut è sicuramente uno dei miei film preferiti, ma non avevo mai pensato alla somiglianza dei due film fino a ora. Non è stata una scelta cosciente e trovo che ci siamo molte differenze tra i due film. Forse Last Night lo ricorda per il modo di raccontare la storia, per le atmosfere molto intime e familiari, soprattutto nella parte in cui Joanna e Michael si stanno preparando per andare alla festa. Io lo vedo come un tentativo di descrivere la loro quotidianità, avere la percezione di quello che sono sempre stati fino a quel momento.

Che cosa potete dirci di Sam Worthingtom. Com'è stato lavorare con lui?
KK: Io lo amo, assolutamente. È molto bravo ed è davvero un attore straordinario, molto attento, sensibile e divertente.
EM: Soprattutto con questo film ha dimostrato che se gli si da una possibilità può fare grandi cose. È stato molto bravo nel descrivere un uomo che cerca in tutti i modi di fare la scelta giusta e trovare il collegamento giusto, l'empatia con questo personaggio, non era per niente facile.

Tentazioni e gelosie

È più grave tradire con il corpo, come fa Michael, o portare questo sentimento prolungato dentro di se, come Joanna?
GC: Io credo che ci si senta a disagio e colpevoli in entrambi i casi... quindi la scelta migliore è fare a meno di entrambe le situazioni. Provare dei sentimenti per un altro uomo potrebbe essere peggio... però non sto dicendo che il rapporto fisico non sia nulla. Insomma... è complicato! Io non sono per niente bravo a mentire, quindi in entrambi i casi sarebbe la fine della mia relazione. Sarei costretto a fare una scelta e mettere fine alla situazione. E questa forse è la cosa meno sbagliata.
KK: Non ho idea di quale delle sue sia la peggiore. Credo sia diverso per ogni persona e dipenda molto dalla situazione.
EM: Si, dipende decisamente troppo dalle circostanze. Ogni relazione è diversa e anche le persone sono diverse. Inoltre qualcosa può risultare accettabile quando si hanno vent'anni e non lo è più a sessanta... e viceversa.

Più che focalizzarsi sul tradimenti il film parla di tentazioni. In quanto attori voi sarete pieni di tentazioni: come affrontate il problema della gelosia?
KK: Tutti soffrono di gelosia, che siano attori o meno. È normale.
GC: Non siamo più bravi a mentire solo perché siamo degli attori. Recitare e mentire sono due cose completamente diverse. In realtà il nostro lavoro è quello di ricercare la verità all'interno di un personaggio. Quindi facciamo esattamente il lavoro opposto al mentire.

Tutto il film sembra essere girato con lo stesso tipo di inquadratura...

MT: Abbiamo fatto molto affidamento alla descrizione tramite i primi piani degli attori. Lavorano con tutto il corpo per esprimere i loro personaggi ed era importate per me che fossero questi gesti a raccontare cosa stavano provando. Anche l'ambiente aiuta a raccontare la storia. Originariamente il film era ambientato a Los Angeles, ma poi ho pensato che New York fosse più credibile. Dopotutto si tratta di una storia d'amore e New York è una città davvero molto romantica, quindi era perfetta.

Il bello di Last Night

Che cosa vi ha attratto maggiormente di questa sceneggiatura?
GC:
Tutto quello che succede in questa storia è molto vero e reale. Ed era tutto raccontato in maniera molto sottile. Inoltre era la prima volta che mi veniva affidato un ruolo che non fosse quello del francese stupido, come di solito invece accade a causa del mio accento. E poi Alex è un personaggio molto interessante. Oggi la donna è molto forte ed emancipata e di riflesso gli uomini diventano più sensibili. Ci sono molti più uomini bambini che accettano la loro debolezza. Alex era commovente e romantico e io per primo volevo davvero sapere la storia di quella notte, come si sarebbe evoluta, come sarebbe andata a finire. Mi piace molto anche il personaggio interpretato da Keira: è lei che mette nella mente del marito il seme della gelosia...
KK: È molto bello soprattutto perché tu vivi l'intera vicenda attraverso gli occhi dei protagonisti, senza incursioni e giudizi esterni.
EM: Ho trovato la sceneggiatura davvero molto buona e poi, onestamente, non vedevo l'ora di lavorare con Keira che ritengo sia una delle attrici più brave della sua generazione.

Keira, secondo lei Joanna di chi è davvero innamorata?

KK: È una domanda a cui non si può dare una risposta. Joanna passa dalle braccia di uno all'altro senza mai prendere una decisione. Una delle cose che amo di più di questo film è che non c'è una conclusione reale.

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