La notte del giudizio: the story so far

In occasione dell'uscita nelle nostre sale del terzo capitolo di The Purge, proviamo a fare il punto delle vicende: dove eravamo rimasti?

La notte del giudizio: the story so far
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E che non vi venga in mente di andare a fare la spesa a chilometri da casa, giusto un paio d'ore prima della nuova "Purga" (opportunamente resa, nella versione italiana, con il termine "Sfogo"), con un branco di psicopatici in skate che vi guardano come se foste un succulento kebab. Non vi pare credibile? Chiedete ai due furbastri del secondo episodio. Ma stiamo andando troppo di fretta. I Nuovi Padri Fondatori vi danno il benvenuto nel mondo distopico di The Purge, dove il crimine più deprecabile non è l'omicidio, lo stupro o il rapimento, bensì la stupidità umana. In occasione dell'uscita sugli schermi italiani, ripercorriamo i passi che ci hanno portato al terzo capitolo della saga, noto da noi come La notte del giudizio: Election year, scritto e diretto, come per i primi due film, da James DeMonaco. Attenzione: lo speciale è a uso e consumo di chi ha già visto i primi due capitoli e vuole un ripasso, o di chi invece non li ha visti e non ha tempo e/o modo di farlo, ma vuole andare a vedere il terzo capitolo: non mancheranno dunque pesanti spoiler su La notte del giudizio e Anarchia - La notte del giudizio, siete avvertiti!

Come nasce The Purge

Premesso che il concept alla base richieda un alto, altissimo livello di sospensione del'incredulità, spegniamo il cervello, chiudiamo gli occhi davanti a passaggi che possano risultare, per dirla con un eufemismo, forzati, e abbracciamo la follia di questo mondo. Ci troviamo in un futuro molto prossimo, in America, in cui è previsto un periodo di 12 ore, definito lo Sfogo, durante il quale è consentito commettere ogni genere di crimine, incluso l'omicidio. In realtà, nell'introdurre dei paletti alla notte del giudizio, viene introdotta la postilla secondo cui le più alte cariche istituzionali del paese sono esenti dalla purificazione, non possono venire quindi toccate in alcun modo. Come si è arrivati allo Sfogo? Grazie ai Nuovi Padri Fondatori, misteriosa organizzazione di cospiratori, che prende il potere negli Usa nel 2014, stabilendo un regime totalitario ed uno stato di polizia, approfittando di una precedente e grave crisi economica con relativa instabilità del tessuto sociale. La NFFA (che sta per New Founder Fathers of America, siamo troppo pigri per scriverlo ogni volta, quindi useremo l'acronimo!) decide di sviluppare un piano che aiuti a stabilizzare i tumulti tra gli strati più irrequieti della popolazione. Viene così approvato il ventottesimo emendamento della Costituzione Americana, in cui si delineano le caratteristiche dello Sfogo: nella notte che va dal 21 al 22 marzo, per 12 ore, dalle 19 alle 7, ogni crimine è consentito, e tutti i servizi, tra cui polizia, vigili del fuoco, ospedali, vengono sospesi e riattivati solo la mattina successiva. La prima regola, come abbiamo già accennato poco fa, è che a tutte le personalità governative, con autorizzazioni di livello 10 o superiori, sarà concessa l'immunità, e non potranno esser attaccate. Possiamo però immaginare, leggendo il titolo e guardando il trailer del film di prossima uscita, che questa regola verrà meno. Seconda specifica: è proibito usare qualsiasi arma di classe 4 o superiore (quindi niente esplosivi come granate o C4, niente lanciarazzi o bazooka, niente armi di distruzione di massa, niente agenti virali/batteriologici...insomma metà del divertimento è andata!); anche questa seconda regola, in un punto nevralgico del secondo capitolo, verrà infranta. Come deterrente, chiunque venga colto in flagrante nel non rispettare le regole, viene pubblicamente giustiziato per impiccagione. Come sia possibile che qualcuno sopravviva per poi denunciare quelli che non rispettano le regole, è tutto un altro discorso...perdonateci, si era acceso per un attimo il cervello, non succederà più, promesso! Ma alla fine questo provvedimento ha avuto effetti tangibili? Secondo il governo della NFFA sì, i tassi di criminalità sono scesi all'1%, la disoccupazione è in netto calo e l'economia è forte. La "Purga", intesa come valvola di sfogo, sembra funzionare. Sarà davvero così?

Partire in piccolo...

Veniamo al primo film ed a un rapido recap. Ne La Notte del giudizio, assistiamo alle peripezie della famiglia Sandin, durante la purificazione annuale. Perché i Sandin sono interessanti? Perché è una famiglia che si è arricchita proprio grazie allo Sfogo, in quanto il capofamiglia James Sandin, interpretato da Ethan Hawke, è uno dei più importanti rappresentanti di un'azienda che si occupa di sistemi di sicurezza, creati appositamente per la notte di sfogo. I Sandin vivono in un quartiere residenziale, circondati da un vicinato benestante, sanno quindi di vivere in un'area marginalmente toccata dall'ondata di violenza annuale, si sentono al sicuro. Non sanno, purtroppo, di esser i malcapitati protagonisti di un home invasion; tra il ragazzo della figlia, imbucatosi prima della chiusura totale della casa, uno straniero insanguinato che si presenta alla porta per chiedere aiuto, un gruppo di figli di papà psicolabili all'inseguimento di quello straniero, ed i vicini di casa, che non sembrano gradire l'erba più verde dei Sandin, e sono pronti ad innaffiarla col loro sangue, diciamo che la serata della famiglia Sandin prenderà una piega piuttosto inaspettata. Alla fine della visione del primo film, la prima sensazione che si ha è quella del "tutto qui?". Hai un soggetto con cui puoi scatenare la fantasia con tanti possibili scenari, e ti limiti a metter in scena una famiglia di riccastri che se la vede con altri più riccastri e mentalmente più instabili di loro? Ok, il budget, un regista/sceneggiatore alle prime armi, la Blumhouse Production alle spalle che di solito investe in piccoli film, per massimizzare i guadagni...ma davvero, tutto qui? No. Perché, a dispetto delle critiche che ne ridicolizzarono le premesse, il film capitalizzò quasi 90 milioni di dollari a livello globale, a fronte di un investimento di soli 3 milioni. Jason Blum l'aveva spuntata di nuovo. Non si poteva non pensare ad un sequel.

...per poi esplodere alla grande

E qui avviene il salto dall'home invasion ad un action-thriller di stampo classico, ma molto più divertente. Piccoli semi che vengono gettati nel primo episodio, qui cominciano a germogliare, e, si spera, verranno ulteriormente approfonditi nella prossima pellicola. Tutto si espande, abbiamo una visione più ampia in Anarchia: la notte del giudizio. Qui facciamo la conoscenza della coppia di geni del male che abbiamo citato all'inizio, che hanno dimenticato il latte e non possono aspettare la mattina successiva per comprarlo, ma sentono l'urgenza di andare dall'altra parte della città per acquistarlo, a poche ore dall'inizio del massacro, tanto "...proprio oggi si deve scassare la macchina?". Incrociamo le storie di una famiglia dei bassifondi, in cui il nonno è costretto a compiere un estremo sacrificio, incontriamo il nostro riluttante eroe, interpretato da Frank Grillo, impegnato in una misteriosa missione, una personale purificazione; le tre storyline si intrecceranno e ci permetteranno di esplorare un vasto campionario di pazzerelloni sparsi per Los Angeles: gruppi paramilitari coordinati con armi all'avanguardia, gang di strada che rapiscono quei pochi sopravvissuti con scopi misteriosi, cecchini con al seguito una bella confezione da sei di birra, che uccidere fa venire sete, fanatici religiosi che si autoproclamano il braccio armato di Dio, e vedono lo Sfogo come un rito religioso. Cambia la prospettiva, quindi, non più la notte del giudizio vista dagli occhi di una famiglia alto-borghese, ma vista dalle strade più povere. Si comincia ad intuire come il tutto non sia lo strumento di catarsi che il governo vuol far credere, bensì uno strumento di controllo delle masse, usato in particolar modo per sfoltire le masse più povere, per ridurre così il tasso di disoccupazione e tenere sotto controllo numericamente quelle fasce più deboli della popolazione che potrebbero destabilizzare l'assetto che i NFFA hanno creato per mantenere l'ordine nel paese. È uno dei villain più inquietanti del film, Big Daddy, a spiegarci come stanno chiaramente le cose, e ad aggiungere alla mitologia della serie un altro tassello inquietante: la gente non ammazza abbastanza, almeno non quanto il governo si aspettava, per questo è subentrato il governo, con raid indirizzati verso quei quartieri più poveri, con l'intento di effettuare una vera e propria pulizia sociale. Dall'altro lato, le fasce più deboli si stanno organizzando, nella figura carismatica di Carmelo Johns, interpretato da Michael Kenneth Williams, che tramite proclami diffusi via web, sta provando ad assemblare delle forze insurrezionaliste, per provare a smascherare la cospirazione pensata dai ricchi per depredare i poveri. Tra le sue fila, milita anche il misterioso straniero che abbiamo incontrato nel primo episodio, e che, piccolo spoiler, tornerà per il terzo film. Ed avrà anche un nome e cognome; forse sapremo finalmente qualcosa sulla sua backstory. Il secondo film ha ricevuto migliori recensioni, e con un budget lievitato di poco a 8-9 milioni di dollari, rispetto al primo, riesce ad incassare 111.9M nelle sale di tutto il mondo.

Pazzi scenari futuri

Queste sono le basi da cui partirà la narrazione di La notte del giudizio: election year. Possiamo affermare, però, con un po' di presunzione, di non trovarci di fronte all'ultimo sforzo produttivo del franchise: se andiamo ad esaminare i dati nelle prime settimane di sfruttamento del film, gli incassi sono più che buoni, quindi la domanda sorge spontanea. Che cosa vorreste vedere in un eventuale terzo sequel? Si parla di un prequel ambientato negli anni che hanno portato i NFFA al potere ed alla creazione dello Sfogo, gli scenari sono molteplici, e l'unica limite è l'immaginazione: si potrebbe cambiare ambientazione, anche radicalmente, non sappiamo cosa è successo in questo futuro distopico. Come ha reagito l'Europa, ad esempio? E se qualche altro Stato avesse adottato l'idea, sulla scia dei successi di facciata del governo USA? Vi immaginate uno scontro sotto i ponti della Senna tra due mimi schizofrenici, a colpi di baguette surgelate sul cranio? Che fine hanno fatto i membri sopravvissuti della famiglia Sandin? O, visto che la premessa è che tutti i crimini sono consentiti, vi piacerebbe che ci si concentrasse su altro, come crimini informatici, grosse rapine, contrabbando di animali esotici, o di qualsiasi cosa illegale possa venire in mente (sempre restando nei limiti di quel che può essere narrato al cinema)? Le possibilità sono infinite, ma vi chiediamo quali sono quelle che più vi affascinano e vorreste vedere esplorate in possibili sequel.

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