Deadpool 2: la morte della stuntwoman SJ Harris poteva essere evitata?

Lo scorso 14 agosto la motociclista SJ Harris è morta a causa di un incidente sul set di Deadpool 2. Era la sua prima esperienza da stuntwoman.

Deadpool 2: la morte della stuntwoman SJ Harris poteva essere evitata?
Articolo a cura di

Lo scorso 14 agosto la produzione di Deadpool 2, come sapete attualmente in lavorazione, si è bruscamente arrestata, a causa di un tragico incidente avvenuto sul set. Un incidente fatale, poiché la stuntwoman coinvolta, Joi "SJ" Harris, ha perso la vita dopo uno schianto in moto. La donna interpretava la controfigura di Zazie Beetz (Domino) e, secondo copione, avrebbe dovuto schiantarsi contro la vetrata di un palazzo. Purtroppo la storia del cinema recente è piena di notizie di questo genere, gli stunt fanno per forza di cose un mestiere tanto spettacolare e appagante quanto rischioso, gli incidenti più e meno gravi sono all'ordine del giorno. Lo stesso Tom Cruise si è fatto male sul set di Mission: Impossible 6 nel corso di questa settimana, come sappiamo del resto lui odia le controfigure nelle scene rischiose. La tragedia legata a SJ Harris però ha sollevato non pochi dubbi, la sua era probabilmente una morte che si sarebbe potuta evitare, almeno è quanto hanno detto gli esperti del settore nelle ultime ore. La donna quarantenne infatti era una motociclista molto esperta, una vera campionessa, ma non era assolutamente uno stunt professionista, era alla sua prima esperienza e forse non era un ruolo adatto a lei.

La persona sbagliata nel momento sbagliato

A parlare per conto della categoria è stato Conrad Palmisano, uno stunt cordinator veterano con alle spalle 47 anni nell'industria cinematografica. "Era una motociclista estremamente qualificata" ha detto Palmisano, "ma non aveva esperienza come stunt. Nonostante fosse una campionessa delle due ruote, era solita guidare motori da 300cc, la moto che le è stata affidata per Deadpool 2 invece era da 900cc, molto più grande e potente rispetto al suo solito." Per lei il set di Deadpool 2 era in assoluto il primo della sua carriera cinematografica, forse un incarico troppo pericoloso per un battesimo del fuoco. Ciò che più sconvolge è sapere che un'altra stuntwoman esperta di moto fosse disponibile al momento delle riprese, ovvero Melissa Stubbs, controfigura di Margot Robbie in Suicide Squad e accreditata in altri 200 film su IMDb. Sembra che lei fosse totalmente a disposizione della produzione e che desiderasse fortemente quel ruolo, dunque com'è stato possibile affidare una scena di una tale pericolosità a una persona meno qualificata?

Vita reale e set cinematografico

A chiederselo non è soltanto Palmisano, altri stunt hanno deciso di parlare con la stampa americana pur rimanendo nell'anonimato. "Joi non era qualificata per quel ruolo" ha detto uno di loro, "non avrebbe dovuto essere in quella posizione. Non aveva mai partecipato ad un film prima di questa esperienza, era una ragazza di Brooklyn che amava gareggiare sulle due ruote, ma questo non basta per affrontare una scena pericolosa all'interno di un film. Non aveva alcuna esperienza." Steve Kelso, membro della Stuntmen's Association, ha sottolineato quanto diverso sia gareggiare nella vita reale e partecipare a delle riprese. "In vita mia ho girato per il cinema molte gare NASCAR, spesso ho chiamato dei veri piloti NASCAR, ma sul set finivano sempre per distruggere le auto, cosa che magari non sarebbe mai successa in pista. Non basta saper guidare una moto per diventare stunt, è solo il primo passo del lavoro, bisogna conoscere le regole e i tempi del set. Si può essere piloti esperti, ma fare film è tutta un'altra cosa", e a dirlo è un stunt pilota veterano con 40 anni di esperienza alle spalle, durante i quali ha anche partecipato alla saga di Fast and Furious.


Sicurezza e responsabilità

Come dicevamo in apertura, notizie simili purtroppo si affacciano spesso negli ultimi tempi. La Harris è solo l'ultima vittima di un mestiere che forse si prende troppo spesso alla leggera - da chi pensa di essere subito uno stunt, senza la preparazione necessaria, o dalle produzioni che vogliono girare tutto il prima possibile. Nel mese di luglio lo stuntman John Bernecker è rimasto ucciso in seguito a una caduta sul set di The Walking Dead, nel 2014 invece la camerawoman Sarah Jones è stata investita da un treno in corsa durante alcune riprese in Georgia. Le associazioni degli stunt chiedono costantemente che le misure di sicurezza sul set siano massime, ora l'attenzione si sposta anche sui responsabili che scelgono le persone per i diversi ruoli, visto che probabilmente la morte della Harris si sarebbe potuta evitare. "Gli stunt coordinator dovrebbero avere sempre l'ultima parola sulle persone da ingaggiare, sembra che questa volta lo studio abbia avuto la meglio sulla decisione di assoldare Joi Harris" ha tuonato Kelso. Parole pesanti, ma che a tragedia avvenuta lasciano, purtroppo, il tempo che trovano.

Che voto dai a: Deadpool 2

Media Voto Utenti
Voti: 106
8.3
nd