Speciale La fine del mondo

Edgar Wright, Simon Pegg e Nick Frost di nuovo insieme per il capitolo finale della Cornetto Trilogy

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Quasi dieci anni fa il regista inglese Edgar Wright girò quello che divenne nel tempo un piccolo grande cult della cinematografia horror britannica, Shaun of the Dead (dall'imbarazzante titolo italiano L'alba dei morti dementi) con protagonisti un duo di comici che lavorano insieme già dal 1998: Simon Pegg e Nick Frost. I due avevano anche lavorato con Wright anni prima quando il giovane autore si occupava della regia della serie televisiva Spaced e lavorarono ancora insieme tre anni dopo per Hot Fuzz, geniale poliziesco che giocava con alcuni luoghi comuni della sonnacchiosa campagna inglese mischiandoli con alcune influenze del cinema western. Di anni adesso ne sono passati sei e gli attori e il regista hanno avuto delle carriere di grande successo: Edgar Wright ha firmato l'adattamento del fumetto indipendente Scott Pilgrim vs The World di Bryan Lee O'Malley e sta lavorando per la Fase 3 dell'Universo Cinematografico Marvel con il suo Ant-Man; Pegg ha partecipato nel ruolo di Scotty nei due Star Trek di J.J. Abrams e Nick Frost ha recitato, tra le altre cose, in Biancaneve e il Cacciatore, L'era glaciale 4 e all'ottimo film di fantascienza Attack the Block. Con La fine del mondo i tre hanno voluto chiudere quella che è stata denominata Cornetto Trilogy (e durante il panel hanno svelato anche il perché di questo appellativo). Questa volta dopo zombie e una setta di semplici abitanti fanatici dell'ordine tocca ai robot alieni mettere in pericolo la vita dei nostri protagonisti.

Doctor Who, birra e cornetto

Il panel si apre con la proiezione del full trailer ufficiale (lo potete vedere QUI) subito seguito dalla featurette dedicata all'intera Cornetto Trilogy (visibile a questo link) e infine dall'entrata in scena di Wright, Pegg e Frost insieme al moderatore Chris Hardwick. Primo argomento: la serie di fantascienza britannica Doctor Who, presente al Comic-Con con un panel dedicato al suo cinquantesimo anniversario. “Il Dottore era al nostro party ieri sera” ha detto Pegg riferendosi all'attore Matt Smith per poi parlare del paragone tra il film di Wright e la serie inglese: “Se guardate sempre Doctor Who e pensate che sarebbe molto più divertente se il Dottore fosse ubriaco fradicio, allora questo è il film che fa per voi”. Per Pegg il Tardis (mezzo con cui il Dottore può viaggiare nel tempo e nello spazio) del film è la Birra che fa tornare i protagonisti indietro nel tempo di vent'anni. Ma proprio il suo protagonista, Gary King, è quello a non essere andato avanti, infatti per l'attore, l'uomo è rimasto ancora fermo agli anni Novanta ed è sia l'eroe che il villain della pellicola, una “testa di c@°#o” con le sue ragioni per esserlo.
Con il trio si è cominciato a parlare della Cornetto Trilogy, dei loro personaggi e di come mai si sia deciso quel nome. Frost ha spiegato che lui e il suo collega hanno sempre voluto interpretare personaggi diversi, non volendo ricreare continuamente lo stesso personaggio (l'uso degli attori che ha fatto Wright è simile a quello della trilogia di Dead or Alive diretta da Takashi Miike dove i due attori Sho Aikawa e Riki Takeuchi interpretavano a loro volta dei personaggi differenti). Pegg ha raccontato che il personaggio che interpretava in Shaun of the Dead era alquanto vicino a come era lui in quel periodo. A questo punto Wright ha spiegato l'origine del nome, spiegando come la sua soluzione per il dopo sbronza era per l'appunto un Cornetto. Aveva i Cornetti sul set del primo film e hanno ricevuto gratuitamente dei gelati alla première del film, scherzando ha detto che ha scritto il secondo film solo per avere più gelati gratis. “La prossima trilogia la chiameremo Aston Martin Trilogy!

Ritornare a lavorare insieme

Attori e regista hanno poi parlato di cosa sia cambiato per loro in questi sei anni e di come sia stato lavorare di nuovo insieme. La fine del mondo è un film su di un gruppo di amici che si ritrovano dopo anni, come è successo al cast di attori, non solo Pegg e Frost ma anche Paddy Considine e Martin Freeman. Pegg ha dichiarato che ci saranno anche diversi “camei interessanti” prima di dire che per lui ritornare a lavorare con Wrightè stato come mettersi di nuovo un paio di pantofole comode”. Parlando dei temi distintivi della trilogia i tre hanno spiegato che si sono sfruttati degli elementi comuni come l'ambientazione britannica e la presenza di un enorme ostacolo che deve essere superato dai protagonisti. ma ci sono anche quello dell'eterna adolescenza e delle gioie e dei problemi che questa comporta. Tutti elementi che ritornano in questo terzo episodio dove questa volta l'enorme ostacolo saranno gli alieni.
Pegg ha spiegato come è stato inevitabile presentare gli alieni nel trailer del film, altrimenti non si sarebbe capito assolutamente nulla della pellicola. “In uno scenario ideale, il pubblico non saprebbe nulla di un film andando al cinema a vederlo.” Wright ha però detto che ci saranno diverse sorprese ed elementi inediti nel film e che non ci si deve preoccupare degli spoiler visti nel trailer.
Le domande del pubblico hanno toccato diversi aspetti e dopo aver parlato con il pubblico di cosa li faccia ridere di più - dal gruppo musicale The Lonely Island, al Nick Kroll Show, fino al comico Louis C.K. e alle serie televisive Parks and Recreation e Modern Family - Pegg e Frost hanno parlato dell'improvvisazione sul set. A grande sorpresa la risposta è stata che viene tenuta al minimo, infatti tutte le battute sono già presenti sulla sceneggiatura. Prima Pegg e Wright scrivono la sceneggiatura poi la passano a Frost che “la cosparge con la sua polvere di fata” e infine la rielaborano con i cambiamenti proposti dall'attore.
Infine Pegg ha parlato delle scene d'azione del film e dello stile di combattimento denominato “pub fu” ma anche di quando si è rotto la mano durante una scena del film. Quando è successo l'attore ha continuato a girare fino a che Wright non ha avuto tra la mani la scena finita.
Parlando ancora della Cornetto Trilogy, Wright e Pegg si sono trovati d'accordo sull'avere La fine del mondo come film preferito mentre Frost ha detto di aver avuto più difficoltà ad interpretare il suo personaggio in questo film piuttosto che negli altri. Mentre, sempre Pegg, ha raccontato che la scena più difficile da girare è stata quando ha dovuto sparare a sua mamma in Shaun of the Dead, a questo punto l'attore ha fatto finta di mettersi a piangere tra l'ilarità generale mentre Wright e Frost lo abbracciavano consolandolo.
Si conclude così il panel che grazie alla simpatia del trio di ospiti è stato largamente apprezzato dai fan nonostante non sia stato presentato del nuovo materiale del film per richiesta di Wright, visto che già tante sequenze si sono viste nel trailer. Non vediamo l'ora di vedere cosa ci aspetta ma dovremo aspettare il 26 settembre quando La fine del mondo arriverà finalmente anche in Italia.

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