L'uscita di IT in ritardo in Italia: siamo figli di una distribuzione minore?

Dal 21 settembre al 19 ottobre, saremo praticamente gli ultimi insieme al Giappone a vedere IT, perché noi italiani siamo sempre penalizzati?

L'uscita di IT in ritardo in Italia: siamo figli di una distribuzione minore?
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Il prossimo 21 settembre sarebbe dovuto essere un giorno di festa e di terrore nel nostro bel Paese, almeno per gli appassionati di cinema, dell'horror e del maestro Stephen King. Era infatti la data designata per l'uscita di IT, l'adattamento cinematografico firmato Andy Muschietti che porta Pennywise e tutto l'oscuro mondo dell'omonimo romanzo su grande schermo per la prima volta. Il primo di due film che andranno a raccontare l'intero arco narrativo del libro e dei protagonisti, attorno ai quali c'è una curiosità e un hype non indifferenti. Non a caso negli USA il film sta facendo impazzire il botteghino, spinto dal passaparola e dalle ottime recensioni della critica, che rispetto agli adattamenti dalle opere di Stephen King è sempre avara di buoni voti. Come abbiamo detto in apertura, "sarebbe dovuto essere", perché il 21 settembre nelle nostre sale non ci sarà alcun Pennywise ad aspettarci. La distribuzione italiana ha spostato l'uscita al 19 ottobre, creando non solo confusione (sono molti gli utenti che ancora non lo hanno saputo), ma anche tanto sconforto fra gli appassionati: perché noi italiani dobbiamo sempre (o quasi) essere gli ultimi a vedere i grandi blockbuster americani? IT è già uscito negli Emirati Arabi per esempio, in Kazakistan, in Libano, nelle Filippine, in Perù. Con l'Austria il 29 settembre, il film sarà uscito in oltre 60 Paesi in tutto il globo. Saremo i penultimi al mondo a vedere il film, peggio di noi solo il Giappone, dove arriverà il 3 novembre.

Rabbia e miseria

Ovviamente non è una regola fissa che da noi i film stranieri arrivino in ritardo, è un fenomeno però che accade molto spesso, soprattutto in estate. Prendiamo ad esempio Dunkirk di Christopher Nolan, uscito nella maggior parte del mondo a fine luglio, mentre da noi è arrivato solo il 31 agosto - e di esempi simili potremmo farne a decine. Ora però l'estate è finita, le città si sono ripopolate, i cinema hanno riaperto, allora perché i film continuano ad arrivare in ritardo, perdendo inoltre la spinta del botteghino USA? È ovviamente un mistero che non risolveremo mai, pur chiedendo notizie alle distribuzioni si può conoscere solo la verità fittizia, di facciata, ma nessuno può sapere realmente cosa accade nei loro uffici e quali sono le strategie di marketing dietro scelte simili. A primo acchito, ci sembra di vedere soltanto disastri: gli utenti sono sempre più arrabbiati e delusi, le sale sempre più vuote, mentre a gongolare è soltanto la pirateria.

Le eccezioni che confermano la regola

Finisce infatti che gli appassionati più incalliti non resistano, nell'attesa, alla tentazione di scaricare una copia illegale proveniente da uno dei Paesi in cui IT è già uscito - e il "rischio" di trovare video in buona qualità aumenta di giorno in giorno. Una perdita per tutti: gli utenti non si godono la magia del grande schermo e il buio della sala, la distribuzione perde potenziali biglietti staccati, il nostro box office fa i conti "con la polvere e le ragnatele". Chiaramente esistono delle eccezioni, salvo cambi dell'ultima ora (fate scongiuri) saremo fra i primi a poter vedere Blade Runner 2049 il 5 ottobre, quando in molti Paesi il film arriverà soltanto il giorno dopo. La vera domanda è: perché non può essere sempre così? Non ci si dica che non abbiamo pazienza, che non sappiamo aspettare, che siamo schiavi del consumismo; vorremmo soltanto non essere figli di una distribuzione minore, non essere quel ragazzino in panchina che guarda in solitudine i compagni giocare a pallone sul campo. Perché così ci sentiamo, mentre gli altri festeggiano.

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