È L'Oriana il titolo della fiction prodotta da RaiFiction e Fandango tv e che andrà in onda su Rai1 in due puntate: il 16 e il 17 febbraio. Il titolo sarà trasmesso anche in anteprima in una versione cinematografica, più breve, che andrà invece in 43 multisale UCI Cinemas il 3 e il 4 febbraio. Nei panni della giornalista fiorentina Oriana Fallaci ci sarà la conterranea Vittoria Puccini mentre in quelli di Alekos Panegulis (leader della resistenza greca e per molti anni compagno e amante della Fallaci) Vinicio Marchioni. L'intento (piuttosto riuscito) dell'opera è quello di ripercorrere le fasi salienti nonché l'essenza di questa donna non ordinaria, anzi decisamente fuori dal comune, che manifestò il proprio senso di libertà e la propria determinazione etica nella professione di giornalista e scrittrice. Dall'attività di staffetta partigiana a soli 14 anni (durante la seconda guerra mondiale), passando per le intense esperienze di inviata (e reporter di guerra) in Vietnam, fino alle numerose e spesso scomode interviste fatte ai grandi della Terra (Kissinger, Gheddafi, Khomeini), L'Oriana traccia il percorso della donna intrecciandolo a doppio filo con quello del giornalista. Due facce della stessa medaglia che da una parte mostrano la granitica determinazione di un'attivista e professionista mai disposta a un rifiuto o a scendere a compromessi, e dall'altra svelano le fragilità di una donna come tante, tradita e ferita, perfino privata della gioia di essere madre.
Oriana
Un ritratto sfaccettato dal quale emerge non solo il profilo del nostro ventesimo secolo osservato e rielaborato dagli occhi di una 'penna' acuta e assai pungente, ma anche la forza di una lotta intima e reale che la Fallaci portò avanti per tutta la vita, fin sul principio di quell'ultima sigaretta, fin davanti alla sofferenza di una malattia che lei odiava definire ‘incurabile'. Una rivoluzionaria in qualche modo spigolosa e ambiziosa("Io non sono Penelope, sono più Ulisse di te" dirà a Panegulis al crocevia della loro relazione), ma anche profondamente autentica e romantica nel suo essere inscindibilmente legata all'amore e alla vita. Infine, semplice e ambiziosa come l'epitaffio inciso sulla sua tomba (la Fallaci morì a Firenze - per sua precisa scelta - nel 2006) che riporta tre sole parole "Oriana Fallaci. Scrittore". Sarà infatti per Oriana la scrittura il suo primo e unico vero amore, tanto da spingerla a vivere i suoi libri (tra cui Un uomo, titolo dedicato proprio ad Alekos Panegulis e alla sua lotta e che ha di fatto ispirato anche la creazione di quest'opera) come dei veri e propri figli, disposta perfino a dare la vita per vederli ‘crescere', fare strada.
RaiFiction e Fandango tv portano al cinema (il 2 e il 3 febbraio in 43 multisale UCI Cinemas) e a seguire in prima serata su Rai1 (il 16 e il 17 febbraio) L’Oriana di Marco Turco. Su sceneggiatura di Stefano Rulli e Sandro Petraglia e con Vittoria Puccini nei panni della giornalista fiorentina Oriana Fallaci, L’Oriana è il ritratto sfaccettato di una grande protagonista del ventesimo secolo che ha fatto della scrittura la sua grande arma di battaglia e libertà. Un prodotto cine-televisivo che rievoca alcune esperienze salienti della vita della giornalista così come la sua duplice identità di granitica professionista da un lato e donna con le proprie idiosincrasie e fragilità dall'altro.