Speciale Intervista a Carlotta Saltini

Fra Marvel e Digital Copy, Disney vola verso il futuro.

Speciale Intervista a Carlotta Saltini
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Che l'uscita in Blu Ray de La Principessa e il Ranocchio (di cui abbiamo abbondantemente parlato in questo articolo) sia un'occasione importante per Disney è fuor di dubbio. La casa di Topolino, uscita ormai a testa alta dalla stasi creativa degli scorsi anni, continua a sperimentare nuove vie di comunicazione, esplorando territori inediti, come l'E - Copy dei film, e aprendosi a nuove fasce di pubblico con l'acquisizione di Marvel Enterteiment. Di questo e molto altro, Everyeye ha avuto la possibilità di discutere con Carlotta Saltini nell'inedita veste di Chief Marketing Officer di The Walt Disney Company Italia.

Everyeye: E' di questi giorni la notizia che in America Rapunzel ha cambiato nome in Tangled per garantire al film maggiore appeal sul pubblico maschile. Questa scelta segna un cambio di strategia per Disney o siamo davanti a un esperimento isolato?
Carlotta Saltini: Innanzi tutto confermo che in Italia Rapunzel si chiamerà Raperonzolo! Già La Principessa e il Ranocchio è un film che ha molti elementi di azione, humor e magia, di certo molto interessanti anche per un pubblico di maschi. Certamente quando si parla di Principesse il target principale che viene in mente è quello delle bambine, ma è un film che piace a tutta la famiglia. Rapunzel seguirà la stessa strada, tra l'altro la Principessa Raperonzolo ha una personalità molto forte, davvero accattivante ed è una storia fatta di intrecci e avventure che certamente piacerà a un pubblico molto più ampio.
E: Rimanendo su questo discorso del pubblico. Nei mesi scorsi la notizia dell'acquisizione di Marvel ha scosso lo show - biz, a livello di Disney Italia avete già qualche progetto?
CS: L'acquisizione di Marvel è molto recente e certamente un passo fondamentale per la nostra Company a livello mondiale, ora è molto preso per annunciare strategie. Ad oggi non sappiamo ancora, noi, ma anche negli Stati Uniti, siamo ancora a una fase molto embrionale del progetto. Diciamo solo che ci sono dei ragionamenti in corso. [Sorride]
E: Per quanto riguarda invece l'animazione tradizionale, come la Principessa e il Ranocchio, pensa che abbia ancora una nicchia di pubblico importante o sia destinata a essere superata dall'animazione in CG?
CS: Disney considera l'animazione in due e tre dimensioni sullo stesso piano, l'attenzione, fin dall'idea originale del nostro fondatore, è sempre sulla creatività, sullo story telling e quindi per noi l'estetica bi o tri dimensionale ha lo stesso valore, sono due forme d'arte complementari. Altrettanto valide, per cui le due dimensioni vivranno assolutamente ancora a lungo.
E: Quanto ha influito la nascita del mercato "ad alta risoluzione" sulla battaglia che insieme alle altre Major state combattendo contro la pirateria audiovisiva?
CS: Noi crediamo che la forza dei nostri contenuti sia dimostrata da quanto il pubblico, da sempre, sia legato ai prodotti Disney. L'azienda, naturalmente è sempre alla ricerca di nuovi supporti che garantiscano una riproduzione sempre più facile. L'abbiamo visto parlando di E - Copy e certamente il Blu Ray è un passo ulteriore. Ed è anche molto nelle corde Disney, una sorta di DNA che è stato iniziato da Walt in persona, consistente nell'unire tutto ciò che è creatività con l'innovazione tecnologica; non dimentichiamoci che Walt in prima persona fu un grande sperimentatore, un uomo che rischiò molto, con Biancaneve, ma anche con Fantasia, quindi rimane nella nostra anima la vocazione alla qualità, all'innovazione e alla tecnologia. Il nostro obiettivo è portare a tutti contenuti facili e accessibili.
E: Proprio riguardo l'accessibilità. All'estero Disney lavora molto con iTunes, e dunque con Apple, per la gestione delle E - Copy, in Italia invece vi appoggiate a Microsoft e Windows Media Player. Dato il rapporto privilegiato che esiste fra Apple e Disney, pensate che prima o poi anche nel nostro paese vedremo un servizio di video on demand gestito da Apple?
CS: Penso che questa sia una domanda da rivolgere più ad Apple che a noi; i contenuti video non sono ancora accessibili nel nostro paese ma, certamente, quando sarà possibile, Disney non rimarrà indietro. Noi ovviamente non possiamo influenzare le strategie di Apple.
E: Ad oggi comunque la piattaforma più diffusa è quella Apple e il formato che avete scelto non è leggibile su iPod e iPhone...
CS: Credo che certamente questi siano passi futuri cui dovremmo arrivare. L'innovazione ci poterà senza dubbio anche qui.
E: Grazie.
CS: Grazie a Voi.

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