Speciale Interstellar: Matthew McConaughey

Auguriamo buon compleanno all'attore del momento con una piccola classifica dei suoi ruoli più memorabili

Speciale Interstellar: Matthew McConaughey
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Oggi spegne 45 candeline Matthew McConaughey, che a partire da dopodomani approderà nei cinema di tutto il mondo come protagonista di uno dei film più attesi dell’anno: Interstellar, il kolossal di fantascienza di Christopher Nolan che racconta una sorprendente esplorazione spaziale nel disperato tentativo di salvare la specie umana dal rischio dell’estinzione. L’ennesimo titolo di prestigio in un curriculum che lo statuario Matthew, simpatico ragazzone texano e sereno padre di famiglia, ha inaugurato all’inizio degli Anni ’90, collezionando pellicole dalla qualità e dall'esito piuttosto altalenanti; e benché la popolarità non abbia tardato ad arrivare, McConaughey è stato finalmente “preso sul serio” dalla critica e dagli spettatori più esigenti soltanto a partire da due anni fa, quando, dopo una lunga serie di commedie di livello tutt'altro che eccelso, ha deciso di dare una svolta alla propria filmografia, dimostrando una versatilità ed un talento drammatico sui quali in pochissimi avrebbero scommesso. E proprio in occasione del 45° compleanno di Matthew - e dell’imminente debutto di Interstellar - abbiamo deciso di celebrare il suddetto talento dell’attore texano proponendovi la nostra Top 5 delle sue migliori performance...

5. MUD

Presentato in concorso al Festival di Cannes 2012, ma approdato nelle nostre sale soltanto la scorsa estate, il film diretto da Jeff Nichols è stato il primo passo nella succitata “svolta drammatica” di Matthew McConaughey, alla ricerca di ruoli in cui potesse esprimere appieno le proprie potenzialità. Molto apprezzato dalla critica, Mud è il racconto di formazione di due quattordicenni dell’Arkansas che vivono sulle rive del fiume Mississippi e che un giorno, per caso, si imbattono in un tizio di nome Mud, un uomo misterioso impegnato a nascondersi dalle autorità. Fra Mud e il giovane Ellis (Tye Sheridan) si sviluppa un rapporto di amicizia e di rispettiva fiducia, che spingerà il ragazzo ad assumersi dei gravi rischi pur di aiutare l’uomo a sfuggire ai sicari che gli stanno dando la caccia. Uscito negli Stati Uniti poche settimane prima del campione d’incassi Magic Mike di Steven Soderbergh (con McConaughey in prima fila nel cast accanto a Channing Tatum), Mud ha contribuito a mettere in luce aspetti inediti delle capacità interpretative di McConaughey.

4. Killer Joe

Nello stesso anno di Mud e Magic Mike, oltre che dello spernacchiatissimo The Paperboy, Matthew McConaughey sorprendeva la critica con un ruolo completamente diverso rispetti ai personaggi ai quali aveva abituato il suo pubblico: quello di Joe Cooper, alias “Killer Joe”, detective di polizia con una “vita segreta” da sicario professionista. È a Joe, con il suo cappello da cowboy e la sua aria di sardonica crudeltà, che si rivolge il giovane Chris Smith (Emile Hirsch) affinché uccida la madre Adele, in modo che il ragazzo possa dividersi i soldi dell’eredità con gli altri complici del delitto... ma ovviamente, il piano di Chris non andrà come previsto. Basandosi sul dramma teatrale di Tracy Letts, il regista veterano William Friedkin realizza un efficacissimo amalgama fra il noir, il racconto pulp e la commedia nera. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2012, Killer Joe non ha riportato un ampio responso commerciale, ma è stato un film fondamentale per sottolineare la versatilità di Matthew McConaughey, qui alle prese con uno dei suoi personaggi più atipici nonché formidabili.

3. Interstellar

Nel bellissimo Interstellar, il nuovo film firmato e diretto dal regista Christopher Nolan, Matthew McConaughey regala una delle sue interpretazioni più intense ed emozionanti grazie al ruolo di Cooper, padre affettuoso dei piccoli Tom e Murph, che in un futuro non troppo distante dal nostro presente viene ingaggiato dalla NASA per una missione il cui esito potrebbe decretare le sorti dell’intera specie umana: intraprendere un viaggio spaziale alla ricerca di un nuovo pianeta che possa accogliere l’umanità quando la Terra, ormai in un declino irreversibile, non sarà più abitabile. Grazie ad una performance misurata ma in grado di generare un innegabile senso di pathos, McConaughey riesce ad esprimere mirabilmente i dubbi, le fragilità e i tormenti di Cooper, legato da un rapporto particolare alla figlia Murph, che da adolescente ha il volto di Mackenzie Foy e da adulta quello di Jessica Chastain: la relazione padre / figlia fra Cooper e Murph costituisce infatti il nucleo emotivo al cuore dell’intera trama di Interstellar.

2. True Detective

Un divo cinematografico che, all’apice della sua carriera, si allontana dal grande schermo per impegnarsi in una serie Tv è un fenomeno più unico che raro: ma, nel caso di Matthew McConaughey, si è rivelata una scelta vincente su tutta la linea. All’inizio del 2014, infatti, McConaughey ha esordito sulla rete HBO come co-protagonista, accanto a Woody Harrelson, di uno dei più acclamati prodotti televisivi degli ultimi anni: True Detective, serial poliziesco antologico in otto episodi creato e sceneggiato da Nic Pizzolatto. Ambientato in Louisiana seguendo diverse linee temporali parallele, True Detective mette in scena la caccia ad un feroce serial-killer da parte dei detective Rust Cohle e Marty Hart, impersonati rispettivamente da McConaughey e Harrelson; e Matthew, alle prese con un personaggio cupo e impenetrabile, contraddistinto da una sorprendente durezza e da un implacabile nichilisimo, ci ha regalato con Rust Cohle una delle figure più memorabili della Tv americana del decennio, anche in virtù di una performance magistrale che gli è valsa la nomination all’Emmy come miglior attore.

1. Dallas Buyers Club

In una classifica delle grandi prove d’attore di Matthew McConaughey era pressoché impossibile non inserire al primo posto la sua performance a dir poco gigantesca in Dallas Buyers Club, il film di Jean-Marc Vallée presentato al Festival di Roma 2013 e ricompensato con una valanga di riconoscimenti in tutto il mondo. Nel suo ruolo più estremo, complesso ed intenso, McConaughey riesce a conferire una dolente umanità al protagonista Ron Woodroof, aitante cowboy texano frequentatore di rodei, la cui esistenza fu sconvolta quanto, nel 1985, l’uomo scoprì di aver contratto l’AIDS (un morbo che le autorità mediche e i media avevano bollato frettolosamente come una “malattia per omosessuali”, sottovalutandone i pericoli di diffusione). Il calvario di Woodroof, individuo egoista e carico di pregiudizi, lo porterà ad incrociare la propria strada con quella di Rayon (Jared Leto), un transessuale che aiuterà Ron a mettere in piedi il commercio clandestino di un farmaco sperimentale. Matthew McConaughey, che per calarsi nel ruolo di Woodroof ha perso oltre venti chili di peso, ha dato vita con Dallas Buyers Club a una delle più stupefacenti performance degli ultimi anni, aggiudicandosi il premio Oscar come miglior attore, il Golden Globe e dozzine di altri trofei.

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