Independent Spirit Awards 2016: i premi commentati

È Il caso Spotlight di Thomas McCarthy l’incontrastato vincitore della 31° edizione degli Independent Spirit Award, gli Oscar del cinema indipendente, assegnati alla vigilia degli Academy Award.

Independent Spirit Awards 2016: i premi commentati
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Con un giorno di anticipo sulla cerimonia di premiazione per eccellenza del cinema statunitense, quella degli Academy Award, come da tradizione a Santa Monica sono stati consegnati invece gli Independent Spirit Award, ovvero i trofei dedicati al cinema indipendente: premi che, di edizione in edizione (ormai siamo arrivati alla numero 31), hanno testimoniato la crescita e la progressiva fortuna di un'industria sempre più florida e vivace, al punto che molti dei titoli in corsa per gli Spirit sono gli stessi candidati anche agli Oscar. E ad aver dominato i premi di quest'anno è stato infatti Il caso Spotlight, il dramma giornalistico sull'indagine del Boston Globe sulla pedofilia nella Chiesa Cattolica. La pellicola di Thomas McCarthy con Michael Keaton, Mark Ruffalo e Rachel McAdams si è aggiudicata quattro premi: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior montaggio, oltre al riconoscimento speciale Robert Altman Award per il miglior cast (già annunciato in precedenza).

Fra i premiati anche Beasts of No Nation e Room

Il trionfo de Il caso Spotlight ha lasciato spazio, però, anche ad altri titoli molto apprezzati nel corso dell'annata, con due film in particolare che si sono distinti nelle altre categorie. Il primo, Beasts of No Nation, crudo affresco della realtà dei bambini guerrieri da parte di Cary Joji Fukunaga, presentato in concorso al Festival di Venezia ma ignorato agli Oscar, ha vinto due premi su cinque nomination: miglior attore per il quattordicenne Abraham Attah, originario del Ghana, e miglior attore supporter per Idris Elba (già ricompensato con il SAG Award). Due trofei pure per Room di Lenny Abrahamson, pluricandidato agli Oscar: miglior attrice per Brie Larson, favoritissima per l'Academy Award, e miglior sceneggiatrice esordiente per Emma Donoghue, che ha adattato il suo stesso romanzo.

Il melodramma Carol di Todd Haynes, sei nomination in tutto (fra cui quelle per le comprimarie Cate Blanchett e Rooney Mara), ha dovuto accontentarsi del premio per la miglior fotografia a Edward Lachman, mentre Tangerine, commedia rivelazione di Sean S. Baker, girata con un iPhone, è valso il trofeo come miglior attrice supporter a Mya Taylor, prima interprete transgender premiata agli Independent Spirit Award. La commedia The Diary of a Teenage Girl di Marielle Heller è stata eletta miglior opera prima, The Look of Silence di Joshua Oppenheimer ha vinto come miglior documentario e Il figlio di Saul dell'ungherese László Nemes si è imposto tra i film stranieri; fumata nera invece per Anomalisa di Charlie Kaufman, con quattro nomination ma nessun premio.

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