Speciale I, Frankenstein

In una guerra tra demoni e gargoyle, da che parte si schiererà il mostro di Frankenstein?

Speciale I, Frankenstein
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Ci sono film, che vengono presentati al Comic-Con di San Diego, che, anche dopo un intero panel esplicativo, ti lasciano mille dubbi nella testa. Di quelli di cui non sai davvero cosa pensare, da che lato fissare la tua scommessa: successo non ancora scoperto o flop scontato? Un esempio è I, Frankenstein di cui si è parlato durante la presentazione della Lionsgate. Ovviamente si tratta di una reinterpretazione dell'iconico classico di Mary Shelley, fattore che di per sé porta il film all'attenzione di una gran fetta di pubblico. Ma Frankenstein è un personaggio con il quale bisogna fare molta attenzione: proprio perché così tanto amato, si rischia facilmente di incappare nell'ira dei fan che, al solito, vogliono proteggere la potenza del classico. Un rischio davvero molto alto, soprattutto in questo caso. I, Frankenstein, infatti, è realizzato dagli stessi produttori della saga di Underwolrd e, da quello che si è potuto vedere a San Diego, ricorda questi film in tutto e per tutto. Leggendo i commenti dei vari spettatori presenti in sala H, il film utilizza la stessa palette di colori, lo stesso stile di computer grafica, la stessa impostazione ritmica di Underworld. La differenza? Al posto di vampiri e lupi mannari ci sono demoni e gargoyle... e il mostro di Frankenstein, che sembra essere capitata lì in mezzo per puro caso.

Riscoprendo il mostro

La storia alla base di I, Frankenstein è molto semplice: il mostro di Frankeinstein, che nel film viene chiamato Adam e che è interpretato da Aaron Eckhart, ha vagato per il mondo negli ultimi 200 anni. Ovviamente è immortale e per lui si tratta di una vera e propria maledizione, perché non esiste nessuna possibilità che lui possa morire. In qualche modo rimane coinvolto in una guerra tra i demoni, che vogliono prendere possesso della Terra sfruttando il segreto dell'immortalità di Adam, e i gargoyle, che hanno promesso di proteggere l'umanità. Sceglie di schierarsi dal lato del bene e si ritrova a collaborare con una scienziata, interpretata da Yvonne Strahovski.

Al panel di presentazione del film hanno partecipato i due attori protagonisti, il regista Stuart Beattie e Kevin Grevioux, il creatore della graphic novel dal quale il film e tratto e già creatore di Underworld. Il regista esordisce affermando che: "Questo è un Frankenstein differente che non avete mai visto prima. È stato in vita per 200 anni ed è apparentemente immortale". Ed è proprio a causa di questa sua lunghissima vita che il protagonista non somiglia per niente all'iconografia classica del mostro. Beattie ha spiegato che le sue cicatrici sono guarite nel corso degli anni... "E poi è davvero difficile rendere brutto Aaron Eckhart!". Ma perché proprio Frankeinstain? A riposndere è Grevioux che confessa: "Dopo Underwold stavo cercando di trovare un altro modo per riportare un altro mostro in vita". Quindi se questo film, apparentemente, sembra un sequel sella saga dei vampiri, fondamentalmente è perché, per un certo sottilissimo verso, lo è. Entrambi però cercano di rassicurarci dicendo che questo film rappresenta un capitolo successivo alla storia di Mary Shelley: proprio per questo la storia comincia con Adam che trasporta e seppellisce il corpo morto del suo creatore.

Aaron Eckhart ha cercato di portare l'attenzione sul tipo di azione presente nel film. "Questo è un thriller d'azione hardcore. Ci siamo tutti allenati duramente per farlo", ha esordito, parlando poi di un combattimento molto elaborato che ha dovuto tenere con un bastone di legno, per il quale è stato davvero fondamentale imparare la coreografia per farlo nel modo giusto: una mossa sbagliata rischiava di causare serie lesioni a volto e testa. Le scene d'azione erano talmente elaborate e contorte che l'attore ha dovuto utilizzare due particolari tipi di scarpe: uno creato appositamente per gli stuntmen e un modello normalmente usato dagli artisti del Cinque du Soleil.

Per quanto riguarda Yvonne Strahovski, tutti i partecipanti hanno sottolineato quanto sia stato incantevole lavorare con lei. Il suo personaggio è quello di un'esperta di elettrofisiologia: la sua prima apparizione nel film è in una scena nella quale lei è intenta a rianimare un topo morto. È attratta da Adam e vuole sapere come ha fatto a divenire quello che è oggi. Adam, al contrario, vorrebbe che la scienziata gli creasse una compagna con il quale trascorrere il resto della sua vita. Come andrà a finire la storia? I, Frankenstein sarà nei cinema americani a gennaio del 2014.

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