Ghostbusters: tutte le battute cult dei film

Dagli anni 80 ad oggi, i primi due Ghostbusters ci hanno accompagnato con le loro battute: rivediamo insieme quali sono state le migliori.

Ghostbusters: tutte le battute cult dei film
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Il nuovo Ghostbusters arriverà finalmente nelle sale italiane il 28 luglio, ed è pronto a subire le aspettatissime angherie che hanno già caratterizzato la sua nascita e il suo sviluppo: il film più odiato degli ultimi anni riceverà come previsto la sua dose di lancio di verdure tanto quanto quella di pentiti applausi, ma nel frattempo il minimo che si possa fare è celebrare i primi due film, quelli che ci hanno fatti innamorare degli Acchiappafantasmi.
Sono passati più di trent'anni dall'inizio di tutto, eppure alcune delle memorabili battute dei quattro scienziati esperti di paranormale fanno ancora parte della nostra quotidianità. Abbiamo raccolto le migliori, cinque dal primo e tre dal secondo capitolo, per ripercorrere un po' di quella sgangherata ironia che speriamo (forse invano?) di ritrovare anche in sala tra qualche giorno.

Tutte le battute cult di Ghostbusters

Venimmo, vedemmo, e lo inculammo!
Una delle battute forse più iconiche dell'intera saga, la prima che abbiamo deciso di citare appartiene al personaggio di Bill Murray, Peter, dopo essere uscito dalla sala ricevimenti dell'albergo che, per primo, ha ufficialmente chiamato Ghostbusters per i suoi servigi. Parliamoci chiaro, all'inizio nessuno credeva che i quattro ce l'avrebbero fatta contro l'ingordo ectoplasma verde (Slimer, per la cronaca), ma alla fine riuscirono a portare a casa l'impresa, non senza un discreto disastro lasciato dietro di loro in sala.

Mi ha smerdato!
Anche questa battuta riguarda Slimer, e il primo incontro ravvicinato (molto ravvicinato) con Peter. Dopo averlo visto infatti, il fantasma decide di dargli un bell'abbraccio ectoplasmatico che lascia Ray a dir poco entusiasta di questo primo incontro "materiale" tra uomo e fantasma. Meno contento è l'appiccicoso Peter, che si riferisce a quello che è appena successo con un "mi ha smerdato": in inglese la battuta è "He slimed me", da cui proviene il nome di Slimer.

Ne ho fatto una regola di non possedere mai le possedute.
Peter finalmente ottiene un appuntamento da Dana, ma quanto la trova purtroppo per lui non è sola, ma in compagnia di un demone che l'ha posseduta. All'inizio il demone cerca di sedurlo, e lui avverte di non poter possedere le possedute. Il doppiosenso continua sulla stessa scia quando, dopo che il demone tenta di sedurlo con la frase "ti voglio dentro di me", Peter risponde un laconico "mi sa che c'è già qualcun altro dentro di te, sarebbe un po' affollato!" riferendosi chiaramente alla possessione.

Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu dici di sì!
Durante il confronto con l'acerrimo nemico - sotto le sembianze di una splendida donna con gli occhi spiritati, alla domanda "sei tu un Dio", Ray risponde di no, causando la laconica risposta di - "Allora muori". Salvati per miracolo, gli Acchiapafantasmi se la prendono tutti con il povero inconsapevole Ray, soprattutto Winston che gli fa notare quanto sia imperativo rispondere affermativamente ad alcune domande.

Io ti amo, New York!
La fine di tutto, la risoluzione finale: tutto è bene quel che finisce bene, Dana e Louis sono miracolosamente salvi, e a Winston non resta altro che urlare il suo amore eterno per la città di New York. La battuta catarsi, quella finale del primo film nonché la preferita degli americani, che sono soliti scoppiare in applausi quando arriva il magico momento durante una proiezione.

Le frasi cult di Ghostbusters II



La fine del mondo sarà il 14 febbraio 2017
Siamo a Ghostbusters II, e gli Acchiappafantasmi non sono più quelli di una volta. Cinque anni dopo il loro business non va affatto a gonfie vele, e per recuperare qualche soldo si improvvisano animatori di festicciole per bambini o conduttori di programmi televisivi, come Peter e il suo "Mondo Mediano". Un'ospite di Peter annuncia la fine del mondo per il 14 febbraio 2017, e la battuta è diventata talmente cult che ogni anno in America a San Valentino c'è chi scherza sulla cosa. Piccola curiosità: inspiegabilmente nella versione inglese l'anno è il 2016, mentre il doppiaggio dice 2017. Siamo salvi quindi, perché nella versione originale la profezia è già passata.

Do, Re, Egon!
Dopo il processo che li vede condannati, un liquido rosastro si attiva grazie alla rabbia del giudice e fa uscire un paio di mediamente arrabbiati fantasmini, due criminali che hanno subito la sedia elettrica. Per recuperarli gli Acchiappafantasmi riaccendono i loro dispositivi, che non toccavano da un paio d'anni, e ognuno di loro armonizza. Peter inizia con il "do", Ray con il "re", e ad Egon toccava il "mi" ma invece pronuncia il suo nome, chiudendo tutto con uno sguardo piuttosto fiero di se stesso.

Noi redivivi, loro redimorti
I "redimorti" in questione sono sempre gli stessi fratelli fantasmi condannati alla sedia elettrica: dopo averli catturati con successo, Egon, Ray e Peter si esibiscono un una bella canzoncina dedicata al momento della rivincita: "siamo forti, noi redivivi e loro redimorti!" , prendendo in giro i due fantasmi ma anche loro stessi, che per un attimo sono stati convinti di finire dietro le sbarre per sempre.

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