Gal Gadot sottopagata per Wonder Woman? Ecco dov'è il vero pay gap a Hollywood

Gal Gadot è stata davvero sottopagata rispetto ai colleghi maschi per fare Wonder Woman? Ecco dove si nasconde il vero pay gap a Hollywood.

Gal Gadot sottopagata per Wonder Woman? Ecco dov'è il vero pay gap a Hollywood
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Nella giornata di ieri siamo tornati a parlare delle paghe degli attori di Hollywood, che a quanto pare continuano ad essere sbilanciate per gli uomini e le donne. Questo almeno è ciò che il popolo di Twitter (e non solo) ha compreso dalla questione Wonder Woman e Gal Gadot, facendo non poca confusione. In molti si sono infuriati dopo aver letto che l'attrice israeliana ha percepito un compenso pari a 300.000 dollari, uno scherzo in confronto ai 14 milioni di dollari (comprensivi di bonus post-uscita) incassati dal collega Henry Cavill per Man of Steel, altro cinecomic dell'universo DC. In realtà compensi a sei cifre sono del tutto standard a Hollywood quando si ha una carriera relativamente breve alle spalle, o magari si intraprende per la prima volta l'esperienza di un cinecomic. Pensiamo a Chris Hemsworth ad esempio, che per il suo debutto da protagonista nel Thor del 2011 ha incassato 150.000 dollari, Adam Driver invece avrebbe percepito 500.000 dollari per Star Wars: Il Risveglio della Forza, nonostante l'importanza del progetto. Felicity Jones ha raggiunto e superato il milione di dollari soltanto con Rogue One, dopo essere stata candidata agli Oscar. Sembra dunque che il popolo di Twitter abbia preso una mezza cantonata questa volta, anche se le ombre attorno ai compensi di Hollywood - in generale - esistono eccome.

Un'industria sotto inchiesta

La questione dei compensi per nulla bilanciati fra attori uomini e attrici donne è arrivata sulle prime pagine dei giornali specializzati nell'autunno del 2015, quando Jennifer Lawrence ha scritto una lettera aperta per difendere l'amica Amy Adams. La Adams era stata sottopagata rispetto ai colleghi maschi in American Hustle, film diretto da David O. Russell, idem era successo con The Martian e Jessica Chastain, il premio Oscar per Il Lato Positivo aveva così deciso di prendere le parti delle sue colleghe e dare inizio a una polemica non indifferente. Quella polemica ha poi portato a uno studio di settore molto serio e curioso chiamato Age, Gender, and Compensation: A Study of Hollywood Movie Stars, vale a dire Età, Sesso e Compensi: Studio sulle star di Hollywood. La ricerca ha rivelato che le attrici donne vedono un incremento molto veloce dei loro guadagni fino al raggiungimento dei 34 anni, dal 35esimo anno in poi i compensi subiscono un lento e costante declino. Quadro completamente diverso per gli uomini, che raggiungono il loro massimo picco a 51 anni e poi non subiscono alcuna variazione dovuto alla loro età, riuscendo a mantenersi più o meno sullo stesso livello fino alla fine della loro carriera.

Femmine contro Maschi

Un quadro generale che va ben al di là della guerra dei compensi combattuta film per film. Si può notare come una donna abbia un tempo infinitamente più breve di un collega maschio per "battere cassa" e guadagnare girando un film dopo l'altro (senza calcolare eventuali flop, fra l'altro). Jennifer Lawrence ad esempio, che oggi ha 26 anni, ha ancora 8 anni per incrementare i suoi guadagni, il collega Bradley Cooper invece di anni a disposizione ne ha 9 pur essendo oggi 42enne. Lo stesso discorso si può applicare non soltanto alle grandi star, anche ai lavoratori generici dell'industria cinematografica. Una donna raggiunge il picco dei suoi guadagni fra i 34 e i 39 anni, gli uomini invece vedono incrementare il loro potere contrattuale fino ai 50 anni. Ed è fondamentale ricordare come uomini e donne facciano esattamente lo stesso lavoro, i calcoli sono stati fatti tenendo conto delle medesime scene, dello stesso minutaggio, delle identiche condizioni lavorative.


Una disparità silenziosa

Se esiste un problema dunque, questo non riguarda ogni singola star, ogni protagonista di un qualunque film. Ogni progetto ha le sue meccaniche, inoltre è importante capire di quale star parliamo, di quali film ha alle sue spalle, di quali nomination o premi ha vinto, se si sta girando l'inizio di un franchise oppure un sequel di un prodotto di successo che ha già sbancato al botteghino. Ai 300.000 dollari di partenza ottenuti per Wonder Woman, Gal Gadot dovrà sicuramente aggiungere i premi di produzione per l'ottima riuscita del film al box office, inoltre con Wonder Woman 2 il suo cachet salirà vertiginosamente e sicuramente per i medesimi motivi. Nel suo caso specifico, e in quello di molte altre star, non c'è nessuno scandalo sotto il sole. Il gap dei compensi rispetto al sesso e all'età è un fenomeno più profondo e radicato, che colpisce l'intera industria cinematografica in modo più subdolo e sistematico di quanto si possa pensare. Un problema culturale prima di tutto, ma questa è un'altra storia.

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