Dunkirk e la critica internazionale: Nolan ha firmato la sua opera più grande?

I critici internazionali hanno già visto Dunkirk e, per una volta, sono tutti d'accordo: Nolan potrebbe aver firmato la sua opera più grande.

Dunkirk e la critica internazionale: Nolan ha firmato la sua opera più grande?
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Oltre ad avere un innato talento artistico, che lo ha portato ad essere uno dei maggiori autori del nostro tempo, Christopher Nolan ha anche un'altra peculiarità: riesce quasi sempre a spaccare critica e pubblico. È successo con la trilogia dedicata al Cavaliere Oscuro, con Inception, con Interstellar, questa volta però con Dunkirk sembra sia avvenuto un miracolo. La migliore stampa internazionale, che ha già visto il film, si è schierata compatta con il regista, affermando senza dubbi che la sua ultima opera è una delle migliori del 2017 - e forse della sua intera carriera. Il regista britannico ha per una volta abbandonato ogni sfumatura fantasy, ogni trama fantascientifica, per parlare della più crudele realtà. Una realtà certo passata, che riprende gli ambienti tragici della seconda guerra mondiale, in particolare i fatti avvenuti durante l'evacuazione di Dunkerque, fra il 27 maggio e il 4 giugno del 1940. Un progetto pianificato da ben 25 anni e che finalmente sembra arrivato al suo compimento, inoltre nel glorioso formato dei 70mm IMAX. Il regista ha pensato a comporre pochi dialoghi ma ben assestati, affidando tutto il suo linguaggio all'immagine, alle inquadrature, che avvengono da tre punti di vista ben precisi (terra, aria e mare). Andiamo dunque a vedere cosa ne pensa la stampa internazionale, che ne ha scritto prima dell'uscita il prossimo 21 luglio (da noi invece Dunkirk arriverà solo il 31 agosto, ricordiamolo...)

Potenza visiva e linguaggio

Partiamo subito dal The Guardian, il celebre critico Peter Bradshaw ha scritto: "Dunkirk è un film potente, è straordinariamente realizzato e ha una storia da raccontare. Si evita la parte pornografica della guerra in favore di qualcosa di più desolante e apocalittico. È sicuramente il miglior film di Christopher Nolan sinora". Parole di un certo peso, che trovano una certa sintonia con la recensione redatta da Robbie Collin del Telegraph, che mette Dunkirk quasi alla pari con due capolavori che parlano di guerra come Salvate il Soldato Ryan di Steven Spielberg e La Sottile Linea Rossa di Terrence Malick. Questi film hanno reinventato il modo di fare cinema in relazione alla guerra, anche Dunkirk riesce a farlo attraverso un cinema tremendamente reale, fatto di orrori e di sconfitta. "Tutto questo porta Nolan al picco massimo della sua potenza". Il The Hollywood Reporter, che solitamente non le manda a dire a nessuno, continua la tradizione con un linguaggio diretto e spigliato, iniziando il proprio articolo scrivendo: "Dunkirk è un capolavoro impressionista. Anche se non sono le prime parole che verrebbero in mente davanti ad un film di intrattenimento ad alto budget come questo, stiamo parlando di un film di guerra come pochi altri."

Arte pura

Mentre Empire sgancia le sue cinque stelle secche, Peter Travers su Rolling Stone scrive: "Dal primo fotogramma all'ultimo, Dunkirk è un'opera monumentale, un colpo al cuore realizzato con un comparto visivo straordinario." Il critico inoltre dà quasi per certa la vittoria agli Oscar come miglior film. Non meno cauto Entertainment Weekly, che senza mezzi termini scrive: "Un'opera viscerale, un progetto ad alto budget che può tranquillamente essere chiamato Arte. E anche, a mani basse, il miglior film dell'anno senza alcun dubbio." Che dire, sarà davvero dura arrivare al 31 agosto, l'istinto sarebbe di prendere il primo biglietto disponibile per gli States e vedere il film, inoltre tutti i critici consigliano - come se non fosse scontato - di vedere il film in IMAX, per gustarselo al meglio dal punto di vista visivo.

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