Speciale Disaster Movie

Carmen Electra a Roma per presentare il suo ultimo "disastro".

Speciale Disaster Movie
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Conferenza stampa

Roma, 8 ottobre 2008. Donna delicata dal fascino prorompente, diviene famosa come cantante grazie a Prince nel 1992, il quale la definisce immediatamente una “Carmen”. Raggiunge la celebrità in televisione con Baywatch, dove conteneva con difficoltà le sue forme perfette in minuscoli bikini, e apparendo come modella per Playboy nel 2003. Ballerina e cantante, ha inseguito la carriera cinematografica partecipando ai film-parodia del duo Seltzer-Friedberg e come comparsa in altre pellicole minori.
Carmen Electra giunge nella capitale per presentare alla stampa il suo ultimo “disastro”, in linea (purtroppo) con i toni dissacranti e privi di ironia dei capitolo precedenti. Dai modi affabili e dalla risata facile, la bella Tara Leigh Patrick (questo il suo vero nome) non affronta mai temi importanti o personali, come la politica o la sua vita privata, sebbene accenni all'importanza del ruolo del giornalista nello showbiz.

L'intervista

Come personaggio pubblico viene inseguita dai tabloid. In tal senso quanto è difficile ritagliarsi uno spazio per se lontano dall'invadenza della stampa?
CE - Trovo più sano essere onesta con i giornalisti proprio perché sono un personaggio pubblico. Certo, la presenza dei paparazzi attorno alla mia vita è forte ma riconosco l'importanza del loro mestiere. Anche per questo motivo non ho avuto alcun problema a dire il fatidico “si” a David Navarro con le telecamere di Mtv puntate su di noi tutto il giorno.

Considerati i ruoli che ha interpretato al cinema, quanto la diverte far ridere?
CE - Ho sempre gradito mantenere il senso dell'umorismo anche nei momenti più difficili della mia vita. Poi adoro lavorare con Jason Friedberg e Aaron Sltzer, con loro mi diverto tantissimo. Cerco sempre di essere autoironica, di vedere il lato comico e divertente delle cose, soprattutto quando i miei personaggi mostrano quel contrasto tra le cose che faccio e il modo vistoso in cui appaio, con trucco perfetto e tacchi alti.

Disaster Movie non prende in giro solo i blockbuster americani ma parte della cultura pop. Mirate a farvi nuovi nemici?
CE - La nostra è una presa in giro chiaramente affettuosa. E' anche un modo per celebrare quel tipo di film che gode di tanta popolarità tra la massa. Poi mi diverto a prendere in giro me stessa e spero che il pubblico si diverta altrettanto.

Ha scritto un libro sull'essere sexy (“How be a sexy?” - ndr), può darci qualche suggerimento in tal senso?
CE - Sicuramente conoscersi e avere fiducia in se stessi, ma anche essere autoironici. Poi serve muoversi in modo sensuale e praticare un po' di lap dance e indossare biancheria intima provocante. Io ad esempio colleziono lingerie vintage, è un mio hobby. Con la scusa del libro volevo entrare in contatto col mondo femminile, per questo utilizzo dei toni divertenti e ironici, perché so benissimo quanto sia più facile dare consigli che seguirli. Anzi, in questo momento avrei bisogno di rileggere il mio libro, perché bisogna mantenere sempre frizzante il rapporto con il partner.

Nel film la vediamo combattere come in un ring... Per lei cosa rappresenta il Wrestling?
CE - In quell'episodio specifico, io e la mia partner ci siamo talmente calate nei personaggi che finito il ciak siamo scese dal ring con graffi e contusioni. E' divertente picchiarsi in un ring, nel Wrestling in particolare ci sono delle vere e proprie coreografie, come nella danza o nei musical. E' anche vero che sono cresciuta in una casa di donne molto forti, mia madre è cintura nera di terzo livello di ju-jitsu. Ho chiesto consiglio a lei per cercare di muovermi e colpire in modo corretto durante la scena di combattimento.

Scary movie, Hot movie, Epic movie, 3ciento... Non sembra voler abbandonare un certo filone demenziale...
CE - La storia parte dal primo Scary movie. All'epoca nessuno, né gli autori né gli attori, aveva la minima idea di cosa sarebbe diventato e dell'incredibile successo che avrebbe riscosso quel film. Sono grata ai registi in virtù del fatto che continuano a chiamarmi per ogni loro film in produzione.

Dopo tutte queste parodie di serie famose, come la immagina la parodia di Carmen Electra?
CE - Forse la verità è che l'ho già fatto nei miei film, mettendo alla berlina me stessa.

Per quale motivo partecipa sempre in piccoli ruoli? In futuro non vorrebbe prendere parte ad un film più serio che stabilizzi la sua presenza sul grande schermo?
CE - Mi reputo una donna estremamente fortunata perché quando osservo dove sono arrivata e quali erano le mie aspirazioni, ho superato di gran lunga i miei sogni. Quando ero più piccola per me sarebbe già stato un sogno poter ballare all'interno di un video di Janet Jackson! Non nascondo che mi piacerebbe molto poter ricoprire ruoli più importanti ma trovo comunque divertente collezionare camei in progetti sempre diversi. Oltretutto prendono poco tempo e ciò mi permette di portare avanti e in parallelo diversi progetti.

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