Da The Avengers a Shining, i cult di martedì 11 ottobre

Cosa ci propone la serata di oggi, martedì 11 ottobre? Il cinecomic The Avengers, il western Wyatt Earp e un classico come Shining.

Da The Avengers a Shining, i cult di martedì 11 ottobre
INFORMAZIONI FILM
Articolo a cura di

Proposte per tutti i gusti nella serata di oggi, martedì 11 ottobre. RAI4 infatti ci propone alle 21.10 The Avengers, primo e fortunato film "cumulativo" Marvel Studios in cui i più famosi supereroi della Casa delle Idee si ritrovano arruolati da Joss Whedon per affrontare una terribile minaccia scatenata da Loki, dio asgardiano dell'inganno. Solo dieci minuti prima su RETE4 ci troviamo invece di fronte ad un tipo di epica più classica, quella western, con il fluviale Wyatt Earp diretto da Lawrence Kasdan e vedente come assoluto protagonista un habituè del genere quale Kevin Costner. Tra la seconda / terza serata invece ha inizio uno dei Capolavori di Stanley Kubrick e cioè Shining, immortale cult "horror" tratto molto liberamente dal romanzo di Stephen King e con una maestosa interpretazione di Jack Nicholson.

The Avengers

Iron Man, Capitan America, Hulk, Thor, la Vedova Nera, Occhio di falco, Nick Fury: dopo aver già solcato il palcoscenico in film stand-alone (escluso il gigante verde), nel ruolo di protagonisti o semplici comprimari, i supereroi di Casa Marvel si trovano finalmente, per il sogno di tanti appassionati, a menar le mani fianco a fianco nelle due ore e mezza di The Avengers, prima installazione unitaria del gruppo datata 2012. I Nostri dovranno qui vedersela con la vecchia conoscenza Loki, giunto sulla Terra per mettere le mani su un cubo dotato di enorme potere e potenzialmente in grado di soggiogare l'umanità intera ai suoi voleri. Whedon conosce bene le leggi e i gusti del pubblico, confezionando un blockbuster avvincente e divertente che sfrutta al meglio la bravura e il carisma di un cast in palla e la spettacolarità degli effetti speciali, dando il via ad una vera e propria nuova Era per il genere in cui prende sempre più forma quest'universo cinematografico che, piaccia o meno, sembra destinato a dettar legge ancora a lungo.

Wyatt Earp

Molti titoli ci hanno raccontato la faida tra i fratelli Earp e i Clanton, pagina fondamentale del cinema di frontiera: da dei classici come Sfida infernale (1946) di John Ford e Sfida all'O.K. Corral (1957) di John Sturges, fino al più recente Tombstone (1993), questi personaggi hanno segnato l'immaginario dell'intero genere. Operazione più complessa e sfaccettata è invece quella messa in campo da Lawrence Kasdan nei duecento minuti di Wyatt Earp, sorta di biografia sul leggendario omonimo personaggio, qui con le sembianze di un convincente Kevin Costner, sempre a suo agio nelle vesti di cowboy. L'eccessiva durata vive però di alti e bassi, con alcuni momenti di grande pathos ma anche passaggi lenti e non sempre lucidi al punto giusto per scavare nella profondità di quest'uomo di legge in un contesto in cui questa andava amministrata con la pistola. In tutto questo il cambiamento sociale di un'epoca prossima alla modernità (Earp morì nel 1929), in cui il Mito cede pian piano posto al dio Progresso, si fa sfondo malinconico e affascinante popolato di gustosi personaggi secondari che rendono la visione comunque piacevole anche nei tasselli più narrativamente difficili.

Shining

"Il mattino ha l'oro in bocca", libera traduzione dell'originale "All work and no play makes Jack a dull boy" è diventato un vero e proprio mantra, citato e ricitato più volte nell'immaginario comune, e si palesa bene come emblema del clamoroso impatto di Shining sul grande pubblico. Un'opera ricolma di riflessi e spunti che eleva il genere a vette autoriali, un film in cui ogni minimo dettaglio è stato curato alla perfezione nel raccontarci la discesa nelle spire della pazzia del protagonista Jack Torrence, insegnante - scrittore che, durante la stesura del suo nuovo romanzo, verrà influenzato dalle mura dell'Overlook Hotel, struttura isolata in cui lui e la sua famiglia dovranno abitare come provvisori guardiani. Una narrazione onnivora e ostinata popolata da scene clou, sempre in quel mefistofelico limbo tra atmosfere horror e sussulti thriller, capace di sorprendere e spaventare senza sosta nel dipanarsi del mistero inerente all'ambientazione. Kubrick coglie al meglio le sfumature del racconto di partenza realizzando però un'operazione personalissima (non a caso disprezzata dallo stesso Stephen King) che trova nella schizzata e magnetica interpretazione di Jack Nicholson il miglior ariete di sfondamento possibile.

Quanto attendi: Film in Tv

Hype
Hype totali: 23
75%
nd